Cultura

In Italia calano le rapine in banca, ma non in Basilicata

Forte flessione delle rapine in banca a livello nazionale. Lo dice l’osservatorio su banche e sicurezza dell’Abi che ha registrato nel 2012 un calo del 14 per cento. I colpi allo sportello sono stati in tutto 940 contro i 1.097 del 2011. Si conferma così il trend positivo che ha caratterizzato il fenomeno negli ultimi anni, con una riduzione del 68 per cento dal 2007 a oggi, frutto del lavoro congiunto di banche e forze dell’ordine. Desta invece scalpore il dato sulle rapine registrate in Basilicata: +75 per cento. Nel 2013 le rapine che hanno interessato sportelli bancari situati in regione sono state 7 contro le 4 denunciate nel 2011. Un andamento in netta controtendenza, non solo rispetto al dato nazionale, ma anche rispetto alle altre regioni meridionali. Infatti, nel 2012, le rapine sono diminuite in Calabria del 7,1 per cento, in Campania del 24,4 per cento e in Puglia del 50 per cento. La ricerca condotta dall’Abi – che non tiene conto degli sportelli postali e delle banche cooperative – ha evidenziato inoltre che il forte incremento di rapine nella nostra regione si è concentrato prevalentemente in provincia di Potenza dove gli eventi delittuosi sono passati dai 2 del 2011 ai 5 del 2013.

Il segretario generale della Fiba Cisl Basilicata, Gennarino Macchia, si dice “fortemente preoccupato dal trend crescente delle rapine” e mette in guardia dal rischio di una sottovalutazione del fenomeno. “La Basilicata non è più un’isola felice, ma rischia di diventare un terreno di facile preda della criminalità d’importazione. Per questo è necessario tenere alta la guardia e rafforzare le misure preventive di sicurezza”. Per Macchia “la tutela della sicurezza delle persone va assicurata attraverso nuove modalità di coordinamento. I comitati per l’ordine e la sicurezza non sono più sufficienti, servono altri strumenti, come la sottoscrizione di protocolli per la prevenzione della criminalità in banca che veda coinvolti tutti gli attori del settore, comprese le organizzazioni sindacali di categoria, che potranno fornire un utile contributo per affrontare in maniera costruttiva questo articolato problema”.

 

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