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Inaugurato a Lucera l’Atelier dell’ausilio

Integrazione sociale, sperimentazione, razionalizzazione e riorganizzazione: sono queste le parole chiave di un progetto di riuso di ausili protesici nato come sperimentale e oggi diventato una bella realtà. A Lucera è stata inaugurata ieri pomeriggio l’Officina del progetto “Atelier dell’Ausilio” che ha permesso a dieci persone, tra detenuti e persone disoccupate, di imparare a riparare e manutenere ausili protesi per persone non autosufficienti.
“E” un progetto sperimentale che mi sta particolarmente a cuore – ha commentato il presidente Emiliano – perché contiene dentro di sé alcuni tra i concetti fondamentali che in questo momento stanno guidando la mia azione amministrativa, e cioè lavoro, risparmio e fragilità sociale. Il recupero delle persone in esecuzione penale esterna attraverso la formazione e l’apprendimento di un lavoro il cui risultato comporta un considerevole risparmio e riduzione della spesa pubblica, è indubbiamente una buona pratica che aiuta il reinserimento sociale di persone che difficilmente potrebbero trovare collocazione. Dieci persone con il loro lavoro, stanno aiutando in questo momento il sistema sanitario regionale. Mi sembra una cosa fantastica. A loro va tutto il mio ringraziamento e gratitudine nella speranza che questa buona pratica possa essere esportata anche in altre realtà”.
Finanziato da Fondazione con il Sud e nato dalla collaborazione tra Regione Puglia, Asl Foggia, Casa Circondariale di Lucera, Ambiti territoriali di Cerignola e Lucera e associazioni di volontariato tra cui la capofila Cooperativa Sociale L’Obiettivo, il progetto è partito in via sperimentale a maggio 2014 con la realizzazione della “Bottega dell’ausilio” nella Casa circondariale di Lucera. E’ stata fatta formazione d’aula e on the job e a ottobre 2015 sono stati assunti in 10 tra detenuti di Lucera, persone in esecuzione penale esterna e disoccupati.
I risultati del progetto non lasciano spazio a dubbi: ad oggi sono stati eseguiti 255 interventi di ritiro di ausili protesici da abitazioni o strutture della Asl Foggia che hanno permesso di avere in lavorazione un totale di 949 ausili, di cui 510 sono pronti per la consegna e saranno donati alla Asl di Foggia, 305 sono in lavorazione, 24 sono da verificare e 110 sono da rottamare. E i numeri sono quelli di un successo annunciato: la istituzionalizzazione del servizio, considerati i costi di acquisto e quelli di riparazione, consentirebbe un risparmio del 70 per cento della spesa.
“Guardo con curiosità ed entusiasmo a un progetto capace di dare nuova vita alle “seconde scelte” e agli esclusi – ha aggiunto Giovanni Gorgoni, Direttore Dipartimento Salute, Benessere sociale e Sport per tutti della Regione Puglia – questa sperimentazione ha il doppio merito di aver non solo insegnato un mestiere ma anche offerto un reale impego lavorativo a persone che difficilmente riescono a trovare una propria collocazione e rappresenta inoltre un modo intelligente e creativo di razionalizzazione della spesa. Gli ausili protesici per persone non autosufficienti sono molto costosi e troppo spesso non vengono riutilizzati mentre in questa maniera è possibile un riuso certificato e sicuro. Questo è un bel modo di ottenere obiettivi di integrazione sociale attraverso il sostegno concreto al sistema socio sanitario”.

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