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Incidente ferroviario a Corato, oggi inizia il processo

Inizierà stamane, davanti al Tribunale collegiale di Trani (presidente Giulia Pavese), il processo a 17 persone fisiche e una società per l’incidente ferroviario avvenuto il 12 luglio 2016 lungo la tratta a binario unico Andria-Corato di Ferrotramviaria. Nell’incidente morirono 23 persone, mentre altre 51 rimasero ferite tra pendolari e personale che viaggiavano sull’ET 1021 (partito da Andria e diretto a Corato) e l’ET 1016 (diretto da Corato ad Andria).
Alla sbarra ci sono i capistazione di Andria e Corato, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli; il capotreno sopravvissuto Nicola Lorizzo, e il dirigente coordinatore centrale (Dcc), Francesco Pistolato; i vertici di Ferrotramviaria, ovvero l’ex presidente e ad Enrico Maria Pasquini e sua sorella Gloria Pasquini (subentrata al primo dopo le dimissioni del dicembre 2013); il direttore generale Massimo Nitti e il direttore di esercizio Michele Ronchi; ancora altri sei dirigenti di Ferrotramviaria (Giulio Roselli, Vito Mastrodonato, Francesco Giuseppe Michele Schiraldi, Tommaso Zonno, Giandonato Cassano e Antonio Galesi); e, poi, il direttore generale della divisione Tpl del ministero delle Infrastrutture, Virginio Di Giambattista; Alessandro De Paola e Pietro Marturano, in qualità di direttori dell’Ustif (che si occupa delle linee ferroviarie in concessione) di Puglia, Basilicata e Calabria (il primo dal gennaio al giugno 2011 e dal giugno 2013 al dicembre 2014, il secondo dal 19 febbraio 2015).
I reati sono quelli di disastro ferroviario, omicidio colposo e lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso. Ferrotramviaria spa è imputata come persona giuridica e risponde dell’illecito amministrativo dipendente dai reati commessi da vertici e dirigenti. Una diciottesima persona, Elena Molinaro, dirigente del ministero delle Infrastrutture, ha scelto l’abbreviato e il relativo processo è iniziato il 14 marzo.

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