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Incidente, Tancredi e Giordano (Ugl) su pericolosità strada Potenza – Melfi

“Un incidente al giorno, sig. Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, sulla Potenza – Melfi, l’ultimo in ordine cronologico oggi intorno alle 10,30: un’auto, con a bordo un uomo di 45 anni ha urtato le barriere laterali del viadotto Scescio, il più lungo sulla strada Potenza – Melfi, tra Barile e Rapolla, precipitando nel vuoto avendo perso il controllo dell’auto a causa del fondo scivoloso della strada. Fatale il volo di 100 metri per l’uomo alla guida del mezzo”.
Lo denunciano i Segretari regionali dell’Ugl Basilicata Giovanni Tancredi e Giuseppe Giordano per i quali, “nell’anno decisionale di collocare nel Vulture – Melfese lo stabilimento più grande sul territorio, le Istituzioni non si sono mai preoccupati della forza lavoro e delle infrastrutture rimaste ferme al lontano 1991. Rischi ed incidenti continui, mortalità sulle strade di collegamento, principale criticità che tutt’ora affligge i pendolari da e per la zona industriale di San Nicola di Melfi. Non è più possibile e tollerabile che si debbano sostenere queste incresciose situazioni, perché il perdurare stato di irregolarità stradale, oltre alla pericolosità, penalizza i dipendenti della Fca di Melfi, i lavoratori e tutti i cittadini che giornalmente percorrono tale arteria. Ci rivolgiamo a Lei, Sig. Ministro dei trasporti, poiché dopo aver sensibilizzato incessantemente tutta la classe politica dirigente regionale e nazionale Lucana – proseguono i segretari Ugl, Tancredi e Giordano – a tutt’oggi nessuna risposta concreta alla situazione del caso ne è emersa. Tutta la Basilicata, malgrado esista una fabbrica più grande della Regione, la SATA Fca, è interessata da un sistema stradale ch’è a dir poco pietoso: i pendolari che giornalmente si recano a Melfi – continuano Giordano e Tancredi – registrano un bollettino da guerra con morti e feriti, tutti i giorni perché sulla Potenza – Melfi, non c’è un solo chilometro sicuro. Quando dovremmo aspettare per vedere delle opere infrastrutturali compiute con strade sicure e percorribili in Basilicata? Diciamo basta a ciò, vorremmo che ognuno si assuma la propria responsabilità, le strade non capiscono clima e stagione, non sentono il caldo o gli allagamenti: prenda Lei seriamente con urgenza in esame la questione viaria della Basilicata, dia ai cittadini lucani una risposta possibilmente – concludono gli esponenti Ugl – non lunga negli anni come per il completamento delle strade ma, veloce e risolutiva, onde evitare di contare altri morti”.

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