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Incontro Adiconsum e amministrazione comunale, sui costi del Peep di San Giacomo 2

Si è svolto il 25 gennaio 2013, alle ore 18,30, presso l’aula Magna dell’Istituto Tecnico Commerciale e Geometra “Loperfido-Olivetti” di Matera, in Via Matarazzo, l’incontro organizzato dall’Adiconsum fra i cittadini residenti nel Peep di San Giacomo 2 e gli amministratori del Comune di Matera.

All’incontro hanno partecipato per il Comune di Matera: Rocco Rivelli, Assessore al Patrimonio, Avv. Giuseppe Franchino e l’Ing. Francesco Paolo Tataranni; per l’Adiconsum: Angelo Festa, Segretario Generale dell’Associazione, Ing. Santino Lomurno, l’Arch. Antonio Losacco e gli Avvocati Francesco Calculli, Dino Cifarelli e Fernanda Chiarelli.

E’ stato un confronto costruttivo – ha affermato Angelo Festa, Segretario Generale dell’Adiconsum. L’Assessore al Patrimonio, Rocco Rivelli, ha riconosciuto le nostre ragioni – ha continuato Festa –  pur ritenendo che alcune proposte come ad esempio la prescrizione non è possibile prenderla in considerazione.

L’Assessore Rivelli ha proposto la costituzione di una commissione tecnica formata da rappresentanti dell’Amministrazione Comunale e da rappresentanti dell’Adiconsum per addivenire ad proposta di conciliazione della vertenza.

LE PROPOSTE ADICONSUM

ll’eventuale pagamento del saldo del valore dei suoli edificabili, sempre se dovuto, debba limitarsi al solo “giusto” valore dei suoli, ossia quelli di pertinenza dei fabbricati sociali e non debba essere gravato da ulteriori richieste che esulino dagli impegni assunti con le convenzioni a suo tempo stipulate, e per quanto concerne gli oneri di urbanizzazione si debba fare riferimento esclusivamente ai criteri di cui alla L.R. 6.07.1978 n028 ed alle varie deliberazioni consiliari che ne avevano stabilito il parametro di riferimento (£/mc di costruito), essendo incluso in quel valore anche il contributo sull’acquisizione delle aree necessarie. L’importo che l’Amministrazione Comunale di Matera richiede è gravato di interessi e di rivalutazione monetaria, con un pesante aggravio per i cittadini incolpevoli rispetto al giusto valore del suolo. Tale pesante maggiorazione, accessoria rispetto a quella che sarebbe stata la giusta indennità di esproprio, deriva da un’occupazione divenuta illegittima per inadempienze del Comune, unico diretto contraddittore nel contenzioso con i proprietari dei suoli!

Infatti, non si comprende perché l’Amministrazione Comunale con una deliberazione del 15.05.1987, dopo aver determinato in f 10.000/m2 l’indennità espropriativa, lasciò, poi, trascorrere il termine prescrittivo quinquennale per l’acquisizione definitiva senza dare alcuna comunicazione alle cooperative interessate affinché, per tempo, avessero potuto contribuire direttamente alla spesa.

I ritardi accumulati e le inerzie hanno trasformato da legittima ad illegittima la procedura espropriativa, fatto eccepito dai proprietari dei suoli che hanno ottenuto dall’autorità giudiziaria ragione delle loro tesi e, di conseguenza, hanno visto riconosciuto il diritto al risarcimento del danno. L’importo richiesto ai cittadini non proviene solo da una valutazione limitata al “valore” della superficie del lotto edificabile bensì comprende anche l’acquisizione delle superfici pubbliche (verde, spazi sportivi, strade, parcheggi) che bisognerebbe ricordare costituiscono standard urbanistici a servizio anche di altri quartieri (per es. Via La Martella -zona33- del tutto priva di verde!!) e dello stesso San Giacomo 1.

Pertanto, l’Adiconsum ribadisce, che le eventuali richieste di pagamento da parte del Comune di Matera nei confronti dei soci delle ex cooperative del Peep di S.Giacomo 2, debbano essere depurate degli interessi e della rivalutazione monetaria applicando il giusto valore venale al momento della scadenza quinquennale, nonché dei costi delle aree per gli oneri di urbanizzazione che andrebbero determinati in via parametrica.

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