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Incontro con il provveditore Giovanni Lacoppola su organici scuola primaria

Si è tenuto ieri, 4 maggio, presso l’Ufficio Scolastico Provinciale di Bari, l’incontro delle Organizzazioni Sindacali del comparto scuola con il provveditore Lacoppola ed i funzionari preposti al settore della scuola primaria.

Sul tavolo c’erano i dati dell’organico di diritto del prossimo anno, vincolati a quel  fatidico 5.331 che è il contingente imposto dall’USR Puglia, da far quadrare assolutamente a costo di qualunque sacrificio. Sacrificato il tempo pieno, sacrificate le pluriclassi di campagna, sacrificate le classi numericamente ridotte delle zone a rischio.

Considerato che il numero degli alunni per classe è stato fatto lievitare, su richiesta dell’USR Puglia, ad almeno 22 in presenza di portatore di handicap e 29/30 in tutti gli altri casi; fermo restando che la maggior parte delle scuole non ha aule idonee ad ospitare un tale numero di alunni, il Provveditore non esclude che si debba, in qualche caso, far sloggiare Dirigenti e segreterie per allocarli nei corridoi e ricavare quindi aule più capienti.

Dall’anno scolastico 2008/2009 ad oggi, la scuola primaria delle province di Bari e Bat ha perso ben 1067 posti in organico, riferisce sempre il Provveditore; con i 279 tagli del prossimo anno (nonostante l’aumento delle iscrizioni), assolutamente non sostenibili, la scuola farebbe bene a prendersi un anno sabbatico, perché è pura follia auspicare che il servizio possa essere garantito secondo standard di qualità.

Nella scuola secondaria di I grado dovranno essere tagliati 76 posti, recuperati con l’aumento del numero degli alunni per classe, visto che il tempo prolungato era già stato completamente estirpato dalle nostre province; ma è nella scuola secondaria di II grado che si preannuncia l’irreparabile, con 1.187 posti da tagliare a livello regionale.

Che dire, poi, della possibilità di immissioni in ruolo? Vediamo i numeri.

In provincia di Bari e Bat ci sono per il prossimo anno, nella scuola primaria, 257 pensionamenti, a fronte però di 279 posti in meno.

Resterebbero 129 posti vacanti e i soprannumerari di quest’anno sono ben 112, senza contare che ci sono 64 docenti senza sede già dagli anni passati.

Mariateresa Cotugno

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