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Incontro presso il Dipartimento Politiche Agricole e Forestali con le associazioni venatorie e i 5 Ambiti Territoriali di caccia

Condivisione del calendario venatorio, nuove modalità di governo della caccia e una discussione sulla questione cinghiali alla luce dei dati pubblicati dall’osservatorio regionale. Questi i temi affrontati con le associazioni venatorie e con i cinque Ambiti Territoriali di Caccia nei due incontri che si sono tenuti ieri presso il Dipartimento Politiche Agricole e Forestali. Lo rende noto l’Assessore Luca Braia.
“Un pomeriggio di lavoro per raccogliere le istanze e le criticità che il nuovo calendario venatorio dovrà tenere in considerazione relativamente ad eventuali anticipi e posticipi correlati ad alcune specie e per la programmazione delle attività del comparto caccia. La bozza del calendario venatorio proposta dall’ufficio guidato dal Dirigente Giuseppe Eligiato,  è stata condivisa con le associazioni venatorie e con i cinque ATC delle due provincie che provvederanno eventualmente ad emendare ed ulteriormente integrare entro la prossima settimana in modo da procedere con gli adempimenti successivi. Continuiamo nella direzione di una nuova modalità di gestione concertata del governo della caccia nella nostra regione, la cui competenza viene trasferita al Dipartimento Politiche Agricole e Forestali nel luglio 2015 e che sin da subito ha affrontato anche la questione cinghiali e avviato interventi sul tema dei danni da fauna selvatica come mai prima eseguiti ed a prescindere dai dati allarmanti dichiarati dell’osservatorio solo qualche giorno fa.
Oggi la sensibilità sul tema della comunità lucana insieme ai dati che ipotizzano una popolazione di cinghiali a cui il nostro territorio non può far fronte, ci consegnano l’obbligo ad operare per la sostenibilità ambientale da un lato e ad agire per l’incolumità pubblica dall’altro oltre che a difesa degli agricoltori che pagano oltremodo questa situazione.
I dati del censimento degli ungulati 2015 pubblicati dall’Osservatorio Regionale, dal 2007 (anno di costituzione) sono per la prima volta relativi all’intero territorio regionale e non alle sole aree protette e rispetto alla pubblicazione del 2014 utilizzano altri parametri e un diverso metodo di indagine per il rilevamento. L’osservatorio, che integreremo con ulteriori figure tecniche e scientifiche, ci restituisce oggi una stima statistica di popolazione di cinghiali presenti in Basilicata che induce a pensare alla presenza di una vera e propria emergenza per la quale, con senso di responsabilità, valuteremo l’opportunità di chiedere deroghe al Governo ed alla Prefettura per attivare tutti gli strumenti idonei a garantire in primis la pubblica sicurezza.
Al netto di questi dati, il Dipartimento Agricoltura – conclude l’Assessore Luca Braia –  ha messo già in campo agli ultimi mesi del 2015 azioni importanti quali la giornata aggiuntiva di caccia nel periodo venatorio relativo al cinghiale, l’avvio del selecontrollo e dell’abbattimento selettivo nelle aree protette che dovrà essere sempre più incisivo nel prossimo futuro. Soprattutto, con la recente l’approvazione del nuovo disciplinare per il prelievo controllato dei cinghiali che è ora possibile effettuare tutto l’anno, oltre il periodo di vigenza del calendario venatorio, si vedranno i primi effetti già a partire dai prossimi mesi. Interventi grazie ai quali già nel 2015 abbiamo visto raddoppiare (circa 7800) , ad esempio, il numero di capi abbattuti rispetto al 2014 (circa 3700).”

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