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Infermieri o Hostess al Pronto Soccorso del San Carlo?

Il progetto che prevede l’introduzione della figura dell’assistente di sala nell’ambito del Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza, mediante l’assegnazione di cinque borse di studio per i laureati in scienze infermieristiche, appare come un provvedimento in chiaroscuro che esprime forti perplessità e fondate contraddizioni.
Se da un lato accogliamo positivamente – quanto afferma la Segreteria Provinciale Fials – la scelta e l’intenzione di interventi strutturali e ricreativi preventivati al fine di migliorare l’accoglienza degli utenti afferenti, dall’altro però, segnaliamo una motivazione critica sulla scelta del personale da impiegare per il suddetto ruolo.
Con questo provvedimento, proposto dalla precedente Direzione Generale, si assiste alla trasformazione del ruolo del professionista infermiere in quello di “assistente di sala” definendo un profilo professionale al momento non ancora previsto dal CCNL.
La figura dell’assistente di sala che si intende promuovere ed introdurre non corrisponde ad un ruolo sanitario in quanto la mansione sarebbe quella di raccordo, supporto ed informazione tra gli utenti in attesa ed il personale del Pronto Soccorso, con una situazione che genererebbe confusione o sovrapposizioni delle conoscenze e competenze.
Si sminuirebbe così il ruolo specifico di natura sanitaria dell’infermiere a vantaggio di una professione ancora non effettivamente definita, ma soprattutto, come indicato nella delibera, “l’infermiere dovrebbe essere gestore di eventuali situazioni conflittuali e di abbandono del paziente durante l’attesa ed occuparsi anche del caregiver”.
Un modello da alcuni mesi già sperimentato in altre Regioni italiane (Lombardia, Toscana, Veneto ed altre) e che vede l’impegno di figure professionali non solo di natura infermieristica bensì di operatori con qualifica di sociologo, OSS od operatori volontari formati opportunamente.
Pertanto riteniamo opportuno – conclude il Segretario Provinciale Giuseppe Costanzo – che la funzione dell’infermiere debba riguardare esclusivamente le attività assistenziali e non quelle di intermediazione da affidare a specifiche figure professionali. Per questo chiediamo al Direttore Generale di sospendere e rivalutare la Delibera oggetto della questione e trovare la migliore soluzione che auspichiamo.

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