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Italia-Serbia: oggi il verdetto

 

Nyon, oggi, diventa il centro del calcio. I dirigenti dell’Uefa, infatti, si riuniranno nella cittadina svizzera per stabilire le sanzioni nei confronti della Serbia, dopo i disordini dello scorso 12 ottobre, che provocarono la sospensione dell’incontro Italia-Serbia. Entrambe le federazioni verranno sanzionate e, qualunque sia il verdetto, avranno 3 giorni per presentare ricorso.

Stankovic e compagni rischiano grosso: si va da una semplice ammenda, all’esclusione dai prossimi campionati europei, in programma in Polonia ed Ucraina nel 2012.

La Federazione serba è fedele alla sua linea, cioè vorrebbe far ripetere la gara, anche se difficilmente la spunterà.

Lo scenario più plausibile, comunque, è quello disegnato dal procuratore della Confederazione europea del calcio, Jean-Samuel Leuba: Italia in testa al gruppo con il 3-0 a tavolino; Serbia che gioca le tre partite restanti a porte chiuse, e due belle multe da 100mila euro.

Il Presidente dell’Uefa, Michel Platini, sul tema è stato chiaro: “Ho troppi brutti ricordi associati alla violenza nel calcio (Le Roi era presente quel 29 maggio 1985 all’Heysel, quando morirono 39 tifosi juventini sugli spalti dello stadio di Bruxelles). Ricordo a tutti a che l’Uefa ha una politica di tolleranza zero verso la violenza negli stadi”.

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