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La Basilicata dei parchi alla BIT di Milano

Si alza il sipario sulla BIT di Milano 2012, la manifestazione della fiera del turismo di interesse internazionale, che da oggi e fino a sabato ospiterà le proposte e gli itinerari del belpaese. Anche quest’anno la Basilicata è protagonista con uno stand espositivo curato dall’Apt che comprende, tra le altre, le esposizioni dei Parchi Naturali della regione. La novità di questa edizione è che le bellezze del “giardino segreto degli italiani”, com’è definita la variegata natura lucana, sono presentate sotto le insegne di Federparchi Basilicata, che comprende i due Parchi Nazionali del Pollino e dell’Appennino Lucano e i due regionali della Murgia Materana e di Gallipoli Cognato. A rappresentare la federazione lucana alla Bit è il coordinatore regionale di Federparchi Basilicata e commissario del Parco Appennino Lucano Domenico Totaro, che in proposito ha dichiarato che quello delle aree protette “è un grande patrimonio da tutelare e valorizzare.” Video, foto, brochure e tanto altro materiale multimediale servirà da supporto a far conoscere ai visitatori una terra seducente e ricca di natura e cultura, forte di una biodiversità multiforme, di una storia millenaria, rintracciabile nei siti archeologici di Grumentum come nelle vestigia della cultura rupestre di Matera, e di una cultura che conserva testimonianze nei monumenti, nell’arte e nelle tradizioni che popolano i borghi lucani. Alla Bit di Milano questo grande patrimonio ha il supporto di un brand nuovo e vincente, come quello dei Parchi naturali, che di anno in anno catalizzano l’interesse di migliaia di turisti. “Grazie alla nascita del coordinamento regionale di Federparchi –ha spiegato Totaro- la missione di tutela e valorizzazione, propria degli enti di gestione delle aree protette, viene rafforzata e coordinata. La mia idea in merito parte dal concetto che la politica dei Parchi deve essere pensata e corredata da strumenti che consentano di attivare la valorizzazione delle risorse che ne hanno motivato la nascita e l’istituzione, che certamente non consiste solo nella perimetrazione dell’area da tutelare, ma nella individuazione di tutti gli strumenti programmatici e finanziari, di risorse umane e materiali che consentano di raggiungere gli obiettivi posti alla base dell’istituzione di un’area protetta, ossia la conservazione della natura, la valorizzazione delle risorse culturali ed ambientali, lo sviluppo di un’agricoltura vitale e di qualità, la promozione di un turismo di qualità, la promozione di attività economiche che siano ecocompatibili.”

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