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La battaglia della Regione Puglia contro il lavoro nero

Battaglia contro il lavoro nero. È uno dei punti affrontati dalla Giunta pugliese allargata ai capigruppo consiliari. La Giunta, con apposita delibera, ha delegato l’Assessore regionale al Lavoro Leo Caroli di procedere alla costituzione di un gruppo di lavoro interforze per l’emersione dal lavoro nero, contattando e convocando le Direzioni Regionali Territoriali del Lavoro, l’Inps, l’Inail, le Forze dell’Ordine, a cui affidare l’incarico di attuare la programmazione della Commissione Regionale per l’emersione del lavoro nero.

“Moltissimi soggetti imprenditoriali ci hanno chiesto sollecitazioni ad aprire una questione con l’opinione pubblica e con il Governo centrale, – ha spiegato il Presidente della Regione, Nichi Vendola – relativamente a quella forma di concorrenza sleale che rischia di far cadere tutto ciò che è economia legale. È una di quelle situazioni in cui la moneta cattiva scaccia la moneta buona. Rischiamo di trovarci ad un passo dal precipizio, che inghiotte anche segmenti di grande prestigio di economia che trainano il brand Italia e il brand Puglia in giro per il mondo e alla strutturazione di una sorta di economia illecita e talvolta criminale”.

Secondo Vendola “dal tessile, all’edilizia, all’autotrasporto e all’agricoltura il problema della lotta contro il lavoro nero e l’illegalità è un problema di tutela delle regole del mercato e di difesa dei diritti dei lavoratori. In un momento come questo, in cui si stanno riorganizzando i clan, il rischio è che il territorio occupato dall’illegalità diventi un territorio occupato dalla criminalità organizzata. Ma abbiamo messo in campo un lavoro di concerto con le forze dell’ordine, per consentire una repressione mirata ed intelligente di tutto quello che è economia illegale. E, su questa base, vorrei aprire una questione con il Ministero dell’Interno, dello Sviluppo Economico, del Lavoro per lanciare un’allerta generale in tutta Italia. Questa è una fase in cui si rischia di sottovalutare un fenomeno che viene talvolta giustificato da una sorta di logica della sopravvivenza”.

 

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