BasilicataPugliaSport

La Bawer Matera esce a testa alta dal ‘Palaflorio’

La Bawer Olimpia Matera sfiora l’impresa a Bari, ma deve arrendersi nel faticoso finale del PalaFlorio. Partita iniziata in sordina, con massimo svantaggio fissato a -10 inizialmente, ma poi pian piano ripreso e trasformato nel massimo vantaggio del 32’ sul +5 (57-62), che poi ha però fatto registrare il calo nel finale dei biancazzurri, giunti in debito d’ossigeno. Una gara difficile, giunta dopo il match interno con Chieti chiuso positivamente dopo un supplementare, con Lagioia a mezzo servizio e Tardito perso, per il riacutizzarsi della fascite plantare che lo attanaglia da un pò di tempo, dopo appena quattro minuti dalla palla a due. A fine gara coach Ponticiello è convinto dell’ottima prestazione del suo roster e rilancia in vista delle prossime gara, con la speranza di recuperare tutti i suoi effettivi e riprendere l’importante cammino intrapreso negli ultimi due mesi il prima possibile. Il derby con il Cus Bari ha visto arrivare i biancazzurri allo stremo delle forze nel finale, condizionati da una ristretta rotazione e dalla giornata non positiva di alcuni suoi tiratori. Per il resto, ancora una grande prestazione di Sebastian Vico e Andrea Pilotti, trascinatori rispettivamente con 24 e 18 punti, oltre che tante giocate utili e produttive.

IL POST-PARTITA VISSUTO ASSIEME AL COACH, CICCIO PONTICIELLO – “Per l’ennesima volta la mia squadra mi fa essere orgoglioso di quanto abbiamo fatto. Abbiamo giocato in condizione di emergenza, eppure ce la siamo giocata sino agli ultimi istanti. Avevamo Lagioia ancora con un dolore folle, che lo ha fortemente limitato nel rendimento; Tardito, perso dopo quattro minuti per il riacutizzarsi del problema alla pianta del piede. Non eravamo certo al meglio, reduci tra l’altro da una vera e propria maratona, nonché partita epica contro Chieti. Bari aveva giocato lunedì ed era molto più fresca rispetto a noi. Inoltre, il rischio era di poter giocare un match confusionario, invece la squadra ha fatto una partita di grandissimo livello. Match sfuggito di mano solamente negli ultimi 2’ quando era difficilissimo riuscire a fare meglio. I nostri avversari, proprio nel finale, sono stati bravi a farci pesare il fatto che la nostra pericolosità offensiva era limitata ad alcuni giocatori ed eravamo stanchi in quel momento. Fatto salvo questo, comunque, abbiamo interpretato il piano partita come meglio non si poteva. Bari dopo la vittoria esaltante nell’altro derby contro San Severo sapevamo sarebbe partita forte. Non ci siamo disuniti e con il passare dei minuti abbiamo preso il controllo del match. Avessimo avuto un po’ di energia in più magari con Lagioia, o un Cantagalli in miglior serata al tiro pesante, e dunque almeno un’alternativa a Vico e Pilotti avremmo chiuso il match prima degli ultimi 120”. Resta il fatto che, probabilmente, abbiamo giocato il nostro miglior match in trasferta e direi che, anche se a me non piacciono le classifiche avulse e le differenze canestri, alla buonissima prestazione e nell’amarezza per non aver ottenuto 2 punti meritati, possiamo, come fattore di conforto, sottolineare che si è mantenuta la differenza canestri in positivo e abbiamo un match in più da giocare. Questo ci deve permettere di affrontare il futuro con ancora più energia. Non usciamo da questa gara demoralizzati, ma bensì più motivati e convinti”.

IL PUNTO DI VISTA TATTICO – “Come detto, uno degli elementi tattici della gara è stata rappresentato dalla poca distribuzione nella conclusione. Se c’è un altro elemento tattico da considerare, poi, è che probabilmente la nostra difesa è stata il termometro del match; è salita gradualmente nel corso del match. Se avessimo avuto la capacità, negli ultimi cinque minuti, di difendere come fatto sino a quel momento, se le energie ci aiutavamo dopo la battaglia con Chieti e non avessimo concesso quel paio di iniziative, tra penetrazioni dei piccoli e le due triple che hanno chiuso il match, potevamo sicuramente portare a casa il risultato positivo. Riassumendo, il calo in difesa e l’aver risentito della pericolosità in attacco hanno fatto pendere l’ago della bilancia dalla parte dei nostri avversari”.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *