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La Cisl Taranto accoglie il ‘grido di pace’ di Papa Francesco

fumarolaCome donne e uomini di buona volontà, come dirigenti o semplici associati alla Cisl, non possiamo che accogliere e fare nostro il “grido della pace” di Papa Francesco, elevatosi alto domenica scorsa da Piazza San Pietro in occasione dell’Angelus, anche aderendo ciascuno pur con piena libertà di coscienza all’appello dello stesso Santo Padre a condividere sabato prossimo, 7 settembre, la preghiera e il digiuno perché “… l’umanità ha bisogno di vedere gesti di pace e di sentire parole di speranza e di pace!”

I venti di guerra che spirano minacciosi negli ultimi tempi, con riferimento alla Siria, sembrerebbero più corrispondere ad interessi di lobby che a reale disegno di pacificazione di un’area geografica in continua sofferenza politica, sociale e religiosa.

Papa Francesco intuisce i pericoli connessi ad ogni genere di strategia guerrafondaia, anche se ammantata di presunta diffusione della democrazia, perciò ha quasi gridato “vogliamo un mondo di pace, vogliamo essere uomini e donne di pace, vogliamo che in questa nostra società, dilaniata da divisioni e da conflitti, scoppi la pace; mai più la guerra! Mai più la guerra! La pace è un dono troppo prezioso, che deve essere promosso e tutelato.”

Ecco allora che la ricetta del Papa appare rivoluzionaria pur nella semplicità delle sue espressioni cui ci ha abituati “… il dialogo, il negoziato, l’incontro …” ovvero l’impegno che ha valenza universale, anche per coloro che fossero privi del dono della fede, di riconoscere nell’altro il proprio fratello e di operare nel segno della corresponsabilità per il bene comune.

Operare sempre perché “… Non è mai l’uso della violenza che porta alla pace. Guerra chiama guerra, violenza chiama violenza!” L’uso della violenza, ed è sempre Papa Francesco che sollecita ulteriormente la nostra riflessione, non è solo quella delle armi ma anche quella della parola, della maldicenza, dell’offesa di quella che Egli etichetta come “la gioia oscura del pettegolezzo.”

Crediamo che la valenza pastorale di queste riflessioni di Papa Francesco confermi e rilanci pienamente il magistero del nostro Arcivescovo Mons. Filippo Santoro, il quale proprio nel recente messaggio per l’8^ Giornata per la Custodia del Creato ha esortato tutti indistintamente a “disinquinare i pozzi del dibattito pubblico che sembrano più secchi che inquinati” .

Noi pensiamo che solo attraverso il rispetto della persona, una forte coesione sociale ed un reale esercizio della responsabilità si possa corrispondere al bisogno di progresso umano, sociale, culturale che viene avanti, spesso in modo impetuoso, da ogni angolo del mondo.

Daniela Fumarola – Segretario Generale Cisl di Taranto Brindisi

 

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