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La Cripta del Peccato Originale

La grotta del Peccato Originale è da molti considerata la Cappella Sistina degli insediamenti rupestri. Fu affrescata tra la fine dell’ VIII secolo e gli inizi del IX secolo sulle pareti di una piccola chiesa scavata da monaci benedettini. Il restauro ha permesso di scoprire alcuni particolari inediti oltre ad aver ridato sostanza e vita alle celebri sembianze di Adamo ed Eva cacciati dal Paradiso, alla figura imponente del Cristo giunto sulla terra per collegare Vecchio e Nuovo Testamento, alle personificazioni della Luce e delle Tenebre e sulla parete laterale alla Madre Regina accompagnata da una lunga ed allegra teoria di santi. Le scene rappresentate nella Cripta del Peccato Originale sono complesse, quasi come se fossero una “Bibbia dei poveri”.

La chiesa rupestre del Peccato Originale fu scoperta il 1 maggio 1963. Sino a tale data essa era totalmente sconosciuta. In quel periodo i soci del Circolo culturale ‘La Scaletta’ di Matera, erano impegnati nella ricognizione del patrimonio storico-artistico-naturale di Matera con un’attenzione particolare al fenomeno inesplorato della civiltà rupestre. L’obiettivo era quello di recuperare e valorizzare l’identità storico-culturale di Matera, violentata da un demagogico vuoto di memoria collettiva che l’aveva bollata come la “città dei trogloditi” e come vergogna e infamia nazionale. Nel pomeriggio del l maggio 1963 quattro soci del circolo ‘La Scaletta’, Carlo Scalcione, Teresa de Ruggieri, Maria Sinatra e Raffaello de Ruggieri, riuscirono a individuare la grotta dei ‘Cento Santi’, com’era nota nella memoria popolare. Grotta che fu poi ribattezzata ‘Cripta del Peccato Originale’ per l’esistenza di uno straordinario ciclo pittorico con la scena della creazione dei progenitori e del peccato originale. Il monumento ipogeo fu considerato come la più importante scoperta di archeologia cristiana degli ultimi anni ed il Circolo La Scaletta, in data 2 giugno 1967, ricevette, dal Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat e dal Ministro della Pubblica Istruzione Luigi Gui, il Diploma di Medaglia d’oro ai benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte per l’attività di ricerca e documentazione sugli insediamenti rupestri del Materano.

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