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La dichiarazione di Emiliano nel giorno dell’anniversario della morte di Moro e Impastato

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano dichiara:

“Il 9 maggio del 1978 resterà una data tristissima per la storia del nostro Paese, una data che ha lasciato una ferita insanabile nel cuore degli italiani”. Lo dichiara in una nota il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

“In via Caetani a Roma – continua Emiliano – veniva ritrovato il corpo esanime di Aldo Moro, assassinato, dopo cinquantacinque giorni di prigionia, dalle Brigate Rosse. E in quelle stesse ore, a Cinisi, in Sicilia, veniva ammazzato Peppino Impastato, un giornalista che dai microfoni di una radio locale aveva osato denunciare l’oscenità del potere mafioso.

Due martiri della Repubblica, come gli agenti della scorta di Moro uccisi il 16 marzo, due vite diverse che si sono intrecciate lo stesso giorno. Due uomini che hanno fatto dell’impegno morale e civile la loro bandiera d’appartenenza. Due uomini, che per quanto diversi tra loro, coltivavano entrambi la stessa consapevolezza: la responsabilità civile è l’arma che può cambiare il mondo”.

“Se c’è dunque un tema – ha concluso il Presidente Emiliano- che si può ricavare da giornate commemorative come quella di oggi, è proprio questo: la storia non è il frutto della fatalità, ma spesso dipende dalle scelte che ognuno di noi compie con responsabilità. Fare ognuno la propria parte, il proprio dovere. È questa la lezione di Moro e Impastato a 41 anni dalla loro morte”.

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