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La famiglia di Sarah Scazzi contro Nonciclopedia

Non c’è più rispetto nemmeno per le tragedie. La famiglia di Sarah Scazzi ha annunciato ieri che chiederà la rimozione della pagina web sul sito Nonciclopedia, dedicata proprio alla ragazza 14enne morta nel 2010.

“La nostra famiglia, ancora una volta, è costretta a subire ingiustificate offese alla memoria di Sarah da parte del sito web denominato ‘Nonciclopedia’”. Motivo? Nella pagina in questione, Sarah Scazzi viene ribattezzata ‘Samarah’, quasi a voler ricostruire in modo satirico la sua tragedia. Nonciclopedia si auto definisce ‘enciclopedia libidinosa’, rifacendo il verso in burla alla più famosa Wikipedia. Quello di Sarah non è l’unico caso di pagine contestata, sino a coinvolgere l’autorità giudiziaria: è in corso, infatti, il ricorso del cantante Vasco Rossi.

La famiglia di Sarah, quindi, si sente particolarmente offesa: “Dobbiamo sopportare l’ennesimo attacco da parte di chi utilizza Internet con la pretesa e l’arroganza di presentare come satira quel che è, e rimane, solo ed esclusivamente un insulto gratuito, fatto di espressioni ingiuriose ed immagini deplorevoli. Espressioni ed immagini che non possono ritenersi manifestazione del diritto di satira. Episodi del genere, intollerabili, specie se ripetuti e continuati nel tempo rinnovano costantemente un dolore mai sopito, oltre ad infangare il ricordo di Sarah. Ecco perché abbiamo deciso di intraprendere tutte le necessarie ed opportune iniziative giudiziarie, interessando le competenti Autorità finalizzate a porre fine a questa ennesima e gratuita mortificazione del nostro dramma, anche attraverso la rimozione della pagina incriminata”

 

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