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La legge regionale 16/2012 vale per tutti. Tranne che per la Provincia di Matera

Con la legge regionale numero 16 dell’8/8/2012 all’art.20, vengono emanate disposizioni circa il personale del servizio sanitario regionale, più precisamente viene disposto il blocco delle assunzioni, a qualsiasi titolo di personale. Al comma 3 dello stesso articolo però si esclude dal blocco del turn over il personale sanitario, necessario al potenziamento della rete regionale dell’emergenza-urgenza destinato al servizio 118 (e fin qui tutto bene) e udite, udite quello dell’ospedale S.Carlo di Potenza (DEA di II livello) e dell’ospedale di Rionero, discriminando così il territorio di Matera e provincia.

Forse è il caso a questo punto, di ricordare alla governance sanitaria lucana, che il presidio ospedaliero “Madonna delle Grazie”, (DEA di I livello), ben lontano dagli standard raggiunti in passato è praticamente in “caduta libera”. Infatti con la carenza di personale sanitario tutto (intorno al 30% circa) si sta assistendo a preoccupanti manovre di accorpamento di reparti e a riduzioni o addirittura azzeramenti di posti letto.

Penso al reparto di ORL (a proposito, mentre a Matera si riducono i posti letto di questo reparto, al S. Carlo ce ne sono ben due, con due primari diversi), penso al reparto di gastroenterologia ed endoscopia di urgenza, a quello di chirurgia vascolare (che in un DEA di I livello dovrebbe essere garantito), questi solo per citarne alcuni. Ci sono professionalità mortificate, che potrebbero dare valore aggiunto al nostro ospedale e che anche in condizioni precarie (mancanza di tecnologia e personale) sono riusciti ad operare e a garantire sevizi di altissima specialità, mi riferisco alla radiologia interventistica.

Mi chiedo se qualcuno in questa regione, si preoccupi di dire chi fa, che cosa, se è ancora il caso di tenere in piedi alcuni ospedali o se invece, dopo aver garantito il territorio, (per buona pace di qualche politico) gli ospedali si riducano e le risorse umane, economiche e tecnologiche vengano allocate negli ospedali fondamentali per la regione e per la salute dei cittadini, puntando così alla qualità dei servizi erogati.

Tutto ciò, però non accade, infatti in ottemperanza alla legge sulla spending review (legittima, lì dove ci sono gli sprechi), assistiamo invece ad un taglio indiscriminato per cui non si capisce perché ad esempio all’ospedale di Matera non si riesce ad avere una guardia anestesiologica, mentre all’ospedale di Tricarico, dove non si opera più da diverso tempo sono presenti anestesisti e chirurghi, non è dato sapere perché vengono eliminate pronte disponibilità del personale sanitario o del personale tecnico atto a garantire la manutenzione delle apparecchiature di dialisi o del personale che garantisce il perfetto funzionamento del sistema informatico (cosa succederebbe se nottetempo o nei giorni festivi si bloccasse la rete ospedaliera?) tutto ciò solo per fare alcuni esempi.

Inoltre, perché vengono creati primariati ex-novo, vorrei ricordare che in regione ci sono già oltre 70 primari e non stiamo parlando sicuramente della Lombardia.

Per non parlare della riduzione dei servizi di pulizia e dei servizi alberghieri, c’è da augurarsi non a discapito della qualità e dei posti di lavoro.

Insomma credo che sia importante per il cittadino, avere dei punti di riferimento forti dove poter essere garantito nel diritto alla salute così come sancito dalla Costituzione.

Uno di questi punti di riferimento per il ruolo che svolge è sicuramente il presidio ospedaliero “Madonna delle Grazie” di Matera a cui spero vogliano essere allocate tutte quelle risorse ( a partire dalla approvazione del piano assunzioni 2012) atte a garantire il cittadino e gli operatori che vi operano, perché in questa regione non possono esserci cittadini di serie A e cittadini di serie B.

Angelo Raffaele Cotugno – Consigliere capogruppo SEL Comune di Matera

 

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