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La Poesia è di tutti e il Caviardage hanno emozionato. Grande successo per la presentazione del libro di Tina Festa

Non esiste la poesia per pochi, la poesia è di tutti. Il titolo che Tina Festa ha voluto per la presentazione del suo libro “Caviardage, cercare la poesia nascosta” non solo ha riassunto egregiamente il senso del suo lungo lavoro, ma ha trovato piena condivisione nella platea dei numerosi curiosi che si sono affacciati alla presentazione di sabato sera moderata dal giornalista de “Il Quotidiano della Basilicata” Antonio Corrado. Evento reso possibile anche grazie alla collaborazione della CNA sezione Cultura, rappresentata da Pietro Colapietro, e della Fondazione “Le Monacelle, con la presidente Antonella Ambrosecchia.

Una sala gremita e tanta voglia di esserci, di trovare la propria strada per esprimere se stessi. Perché, come ha sottolineato la relatrice Gabriella Capozza, docente di Lettere presso la Scuola Secondaria di I grado della “N. Festa” Istituto Comprensivo “Padre Minozzi” di Matera: “il Caviardage ti offre una strada meno ovvia, una sorta di percorso intimo agevolato che ti apre strade altrimenti sbarrate. Ci sono autori più difficili della nostra letteratura, i grandi che però ai giovani appaiono polverosi e pedanti. Un giorno per scommessa li ho provocati su Dante e gli ho detto che dovevano cercare la speranza nell’Inferno. Ebbene mi hanno detto “Professoressa, ma qui sono tutte parole di speranza”. Ecco, il Caviardage ti sorprende sempre e quando meno te lo aspetti ti restituisce alla vita.”

Anche Mariella Sciancalepore, docente di Lettere presso la Scuola Secondaria di I grado “Casavola-D’Assisi” di Modugno, formatrice certificata in Metodo Caviardage e poetessa, ha portato una esperienza personale e professionale forte: “sono innamorata, profondamente, di questo metodo. Da tre anni sono entrata di ruolo e mi chiedevo come fare per appassionare i miei studenti alla poesia, mondo che amo intensamente. Una sfida complicata che il Caviardage ha reso un viaggio intenso, sì, ma meraviglioso. Attraverso questa chiave magica riesco a entrare in contatto con la parte più intima dei ragazzi che si aprono e si riappropriano di se stessi, dando via maschere e barriere. Scopri così aspetti di vite dure, scavate nel dolore, spazi di rabbia sopiti che puoi provare a scalfire. Tina non ha tenuto per sé il Metodo, in maniera generosa ha voluto condividerlo con noi, persone che credono nel valore della ricerca, del pensiero e delle parole che hanno un peso e un senso.”

Tina Festa, nel suo intervento di apertura, aveva sottolineato come la sua passione per la poesia aveva subito una brusca interruzione quando un giorno le era stato negato il diritto d’accesso a un mondo ritenuto per pochi eletti. “Quando anni dopo ho avuto la necessità di trovare una forma di espressione che mi consentisse di dare voce a emozioni molto forti che stavo vivendo, e ho cominciato a cercare, ho trovato il Caviardage. Un cammino esplorativo che mi regalava soddisfazioni e che mi ha convinto a razionalizzare conoscenze e competenze per farne un metodo per diffonderlo. Ecco come è nato questo libro.”

Caviardage, cercare la poesia nascosta – ha concluso Vito Epifania di Altrimedia Edizioni –  esprime il senso di una ricerca, quella che fa il piccolo editore, che guarda alle idee e ai contenuti come motore del pensiero. Qualcuno di importante ha detto che è necessario imparare a pensare, che non basta parlare per sapere, leggere per dire. Bisogna ripiegarsi sulla dimensione più vera e generosa delle cose per realizzarne un progetto valido per la comunità. Non importa se potrai sembrare visionario, o se passerai per quello che non ha capito come va il mondo, perché crediamo che il mondo vada dove lo portiamo noi.”

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