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La Polizia Postale di Matera incontra gli studenti e i rappresentati dei genitori sul tema del bullismo

“Positivo l’incontro svoltosi con gli studenti e rappresentanti dei genitori con la Polizia Postale di Matera sul tema del bullismo e dei rischi della pedofilia online. L’iniziativa promossa dall’I.C. II° “Giovanni Paolo II” di Policoro diretto dalla prof.ssa Maria Carmela Stigliano, attraverso la competenza, professionalità e bravura di interagire con i giovani studenti delle Prime Classi, con un professionista della Questura di Matera, è stata catturata l’attenzione dei ragazzi  sui pericoli che corrono sul web. Una lezione di vita senza dubbio, infatti gli alunni hanno posto molte domande all’Agente della Polizia Postale, il quale ha aperto un nuovo scenario nell’immaginario dei piccoli cibernauti, che hanno scoperto che quando ci si collega in rete col pc, tablet o smart phone, non è tutto così meraviglioso” Lo afferma il segretario dell’Ugl di Matera Pino Giordano il quale invitato, ha preso parte all’iniziativa.
Per il sindacalista, “un plauso và alla scuola ed alla Questura di Matera per aver fatto capire ai ragazzi che le insidie dei pedofili fanno leva proprio sulla loro ingenuità. Questi, alla domanda dell’agente quanti amici avessero su facebook, quasi con orgoglio hanno risposto con numeri esorbitanti: l’agente della Polizia Postale ha fatto capire loro che spesso accettano amicizie per il solo fatto che riconoscono nella foto una persona amica. Ma più spesso di quanto si creda, dietro un profilo all’apparenza amicale, si nasconde l’adescatore, colui che sa come muoversi per instaurare un rapporto di fiducia per agire. Dal programma della D.S. Stigliano e della Questura Materana – prosegue Giordano -,  i ragazzi hanno ben compreso che oggi il pedofilo non deve essere visto come un vecchio o un uomo robusto, oggi il pedofilo può essere chiunque, un disoccupato, un professionista, una persona molto stimata. Il consiglio più importante che è stato dato ai ragazzi è quello di non mettere foto personali sulla rete, perché lì rimarranno per sempre e nel giro di poche ore, sono visibili a chiunque in tutto il mondo e possono essere oggetto di manipolazioni da parte di mente malate. Anche il problema bullismo è stato trattato magistralmente dall’agente, facendo proprio degli esempi con i ragazzi presenti che sicuramente in quasi due ore, hanno imparato senza leggerlo sui libri, l’importanza del rispetto altrui, specie del più debole e di quanto sia pericoloso mostrarsi in rete o accettare amicizie se non si è realmente sicuri di conoscere chi ha inviato la richiesta. L’Ugl ha apprezzato l’invito della prof.ssa Stigliano la quale ha sottolineato che l’incontro è stato rivolto anche ai genitori a cui è stato più volte ribadito di attuare delle regole ai propri figli nell’uso del computer o dello smart phone e soprattutto controllare possibili segnali di disagio che i ragazzi possano dimostrare attraverso il loro comportamento più o meno sospetto. Siamo sicuri che questo è solo l’inizio di una campagna di sensibilizzazione verso queste problematiche e che si ripeta in tutte le scuole del Materano, perché situazioni estreme verificatesi ad adolescenti, il 99% dei genitori è sempre stato allo scuro di cosa capitasse loro. Il lavoro della Questura di Matera ha fatto riflettere i genitori i quali hanno scoperto ed imparato a quanti rischi, magari fino ad oggi impensabili, possono correre i loro figli quando si collegano in rete. Per questo – conclude Giordano – è consigliato, soprattutto a genitori e docenti di segnalare anche un minimo sospetto come ribadito in uno dei video prodotti “dietro il silenzio di un bambino si può nascondere la voce di un pedofilo”.

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