CronacaPuglia

La Procura di Taranto ridà alla famiglia Riva il possesso dell’Ilva

“Aver ridato il possesso degli impianti all’Ilva è senz’altro un forte segnale positivo da parte della magistratura tarantina”. Così il segretario generale della Fim Cisl di Taranto, Mimmo Panarelli nel commentare il nuovo provvedimento emesso oggi dalla Procura di Taranto, con il quale ridà all’Ilva il possesso degli impianti sequestrati il 26 luglio. “Apprezziamo l’azione portata avanti in questi mesi dalla magistratura – commenta Panarelli – che, attraverso un solerte lavoro, ha posto un freno al fenomeno dell’inquinamento provocato dallo stabilimento di Taranto. Senza l’intervento della magistratura difficilmente avremmo aperto un nuovo capitolo industriale a Taranto. La Procura di Taranto, in questo modo, ha dimostrato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, di non essere per la chiusura dello stabilimento a tutti i costi. Tuttavia – aggiunge Panarelli – è giusto che le leggi vengano rispettate”.

La Fim Cisl, già dalla scorsa primavera, ha messo la faccia per conciliare le ragioni del lavoro, con quelle della salute e ambiente, mostrando grande rispetto per l’azione dei magistrati: “Abbiamo sempre chiesto, in maniera lineare – ricorda Panarelli – che la magistratura vada avanti tenendo conto della portata sociale dei loro provvedimenti, affinché non paghino il conto solo i lavoratori”. La Fim Cisl invita nuovamente i vertici dell’Ilva ad utilizzare proficuamente questa nuova opportunità concessa.

“A questo punto l’Ilva non ha più scusanti. Ci sono tutte le condizioni per cominciare ad avviare seriamente l’opera di bonifica degli impianti. Esiste la nuova Aia, c’è un decreto firmato dal Presidente della Repubblica; la Procura ha concesso l’utilizzo degli impianti. Ora – conclude Panarelli – ci aspettiamo che l’Ilva tiri fuori le risorse economiche necessaria per eseguire gli adeguamenti previsti dall’Aia”.

 

 

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