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La Regione Basilicata segue con attenzione le richieste per la ricerca di petrolio nello Jonio

“Pur essendo, da un punto di vista amministrativo-autorizzativo, la questione di esclusiva competenza governativa, la Regione Basilicata sta vigilando con attenzione sulle richieste di concessioni estrattive nello Jonio, fiduciosa che troveranno applicazione le norme e le valutazioni che vietano ogni possibilità di ricerca ed estrazione di idrocarburi in quell’area marina”. Così il vicepresidente della Regione e assessore all’Ambiente, Agatino Mancusi, in relazione all’allarme che si è diffuso tra la popolazione in relazione a presunti progetti di trivellazioni nello Jonio. “Al momento – ha spiegato Mancusi – esiste una norma, contenuta nel decreto legislativo 128/2010 che preclude ogni possibilità in tal senso in quell’area. E conseguentemente, sulle 5 domande di concessione esistenti nell’area alla data di emanazione della normativa, nei relativi iter autorizzativi 3 sono in fase di rigetto, una ha già visto l’emissione della comunicazione di rigetto e la quinta è ancora in fase di istruttoria prima di approdare alla Commissione Idrocarburi dove, siamo certi, vedrà l’applicazione delle norme vigenti”. I dati riferiti dall’assessore sono pubblici e se ne può avere conoscenza diretta via internet sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico, accedendo all’indirizzo http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/cartografia/zone/zone_vietate.pdf (per la cartografia delle zone vietate), all’indirizzo http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/monitoraggio/mare/webgis/ge_mare.asp (per le zone oggetto di richiesta di concessione nello Jonio) e all’indirizzo http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/istanze/provincia.asp?ub=M&regione=ZF&tipo=PRM per avere notizie sull’iter delle stesse istanze.

“La posizione politica della Regione Basilicata ribadita in ogni circostanza dal Presidente De Filippo – ha spiegato Mancusi – è chiaramente contraria a ogni tipo di estrazione in mare nei pressi delle nostre coste, ma confidiamo nel fatto che l’applicazione delle norme esistenti renda inutile anche la battaglia politica per affermare quello che il buon senso suggerisce ai cittadini lucani che ieri hanno realizzato una catena umana di cinque chilometri e che dovrebbe suggerire a tutti. Ma continuiamo a vigilare con attenzione sugli sviluppi”.

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