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La Regione Puglia sigla convenzione con la Guardia di Finanza per il controllo della spesa sanitaria

La Regione Puglia non perde occasione e continua la battaglia contro la corruzione e gli illeciti nella sanità, per un controllo e un monitoraggio trasparente della spesa sanitaria, il capitolo che, più degli altri, assorbe la maggior parte del bilancio regionale e che quindi va tenuto sotto osservazione con particolare attenzione. In questa ottica si colloca il rinnovo sottoscritto questa mattina in Presidenza a Bari della convenzione con la Guardia di Finanza per “lo sviluppo di sinergie a contrasto degli illeciti” e per la prosecuzione “di iniziative istituzionali finalizzate alla tutela del bilancio della Regione Puglia in materia di spesa pubblica sanitaria”.
Il rinnovo della convenzione per altri due anni (la prima convenzione fu siglata il 13 aprile del 2007) è stato sottoscritto dal vice presidente della Regione Puglia Antonio Nunziante e il comandante della Guardia di Finanza Gen. C.A. Giuseppe Vicanolo. Il protocollo prevede uno stanziamento di 500mila euro per due anni da utilizzarsi, da parte dell’Ares nei confronti della Guardia di Finanza, per la fornitura degli automezzi (rinnovo di altre 24 mesi del contratto di leasing per 38 autovetture) e delle tecnologie informatiche (sei computer, uno per ciascuna provincia, per l’accesso ai sistemi informativi sanitari aziendali e/o regionali).
“Alla luce dei risultati – ha detto il vicepresidente Nunziante – siamo convinti che questo protocollo, che potremmo chiamare del rispetto della legalità, deve essere rinnovato. Tra l’altro tocchiamo un ambito molto particolare, quello della sanità, e questo è un aspetto per noi importante. Un altro concetto che vorrei sottolineare è quello legato, nel rispetto delle prerogative di ciascuno,  al rapporto con le altre istituzioni. Le istituzioni si devono parlare tra loro. Questo è l’indirizzo che il presidente Emiliano ha dato a noi assessori e questo è quello che noi oggi continuiamo a fare con la sottoscrizione della convenzione”.
La novità che contraddistingue la convenzione sta nella possibilità, da parte della Guardia di Finanza, di poter eseguire un controllo maggiore sui ticket sanitari, avendo l’opportunità di accedere ai sistemi informativi sanitari aziendali e/o regionali. Secondo i dati diffusi questa mattina dalla Guardia di Finanza e relativi al 2014, 2015 e ai prime tre mesi del 2016, i controlli sui ticket sanitari sono stati 1.290, di cui irregolari 857 (il 66% del totale) mentre le frodi accertate, sempre nello stesso periodo, ammontano a 119,2 milioni di euro e i danni erariali a 88,5 milioni di euro. Il totale degli interventi è stato di 1.572. Ha partecipato alla sottoscrizione della convenzione anche il direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia Giovanni Gorgoni per il quale “la convenzione è suscettibile di estensione, aggiornamenti e implementazioni”.
“Questo è il rinnovo di una fiducia reciproca – ha detto Gorgoni – suscettibile di estensioni ai campi che stiamo notando essere un po’ più critici. Sulla questione gare centralizzate stiamo verificando purtroppo una resistenza, in alcuni casi, a voler cedere sovranità. La garanzia della legalità significa non mero rispetto della legge, che pure è un valore, ma significa garanzia di equo accesso alle scarse risorse pubbliche da parte di tutti, soprattutto da parte di chi ne ha più bisogno. Per fortuna siamo in un sistema universalistico e quindi servizi pubblici teoricamente illimitati per tutti ma da gestire con risorse pubbliche limitate. Risorse che non possono andare a vantaggio di chi vuole trovare sempre le scorciatoie”.
“Il protocollo che oggi viene rinnovato – ha detto il generale C.A. Giuseppe Vicanolo – ha una importanza peculiare per noi perchè ogni anno abbiamo un piano di verifiche che i reparti pugliesi attuano per controllare che i fondi pubblici destinati al servizio sanitario nazionale siano acquisiti correttamente e poi utilizzati e spesi in modo efficace. Con questo protocollo la Regione Puglia garantisce due cose, la prima è l’accesso alla banca dati regionale delle prestazioni sanitarie e poi la mobilità sul territorio, l’acquisizione cioè di automezzi per tutti i reparti operativi che consente di muoversi e di intervenire sul territorio laddove c’è bisogno. Dobbiamo due obiettivi dunque – ha concluso il generale della Guardia di Finanza – il primo è garantire il rispetto del pagamento dei ticket sanitari, grazie al rapporto di scambio di informazioni con la Regione, e il secondo riguarda il fronte investigativo, contro le truffe compiute ai danni del sistema sanitario”.

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