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L’assemblea del CNO Basilicata fa il punto della campagna olearia in regione

Il rafforzamento del ruolo dei territori e quindi delle singole OP (Organizzazioni Produttori) del comparto olivicolo, il ruolo propulsivo giocato con gli altri protagonisti agricoli, industriali e commerciali della filiera per uno sviluppo in chiave moderna del settore e per una forte coesione con finalità strategiche. Sono i punti principali affrontati dall’assemblea del Consorzio Nazionale degli Olivicoltori (CNO), con la partecipazione del Presidente Nazionale della Confederazione Italiana Agricoltori Dino Scanavino.
Il presidente degli olivicoltori associati alla Cia Basilicata, Paolo Carbone, intervenendo all’assemblea, ha fatto il punto sulla campagna olearia in Basilicata, giunta alle battute finali, con una stima di un calo produttivo fortemente significativo, con una riduzione, nella media nazionale, che può varare da zona a zona da un minimo del 30% sino ad un massimo del 40% rispetto alla media degli anni scorsi, con una qualità che gli esperti definiscono ‘non eccellente’. Una situazione che preoccupa i produttori olivicoli e determina la necessità di azioni urgenti.
“Il calo produttivo – ha sottolineato Carbone – è dovuto principalmente alle continue variazioni climatiche e alle abbondanti precipitazioni che si sono registrate nei mesi scorsi. In particolare, durante l’estate, l’umidità e il perdurare delle piogge eccessive alternate al caldo ha causato attacchi della mosca olearia responsabile della perdita di produzione e, in alcuni casi, della riduzione del livello qualitativo dell’olio. Ad aggravare e complicare la situazione a livello nazionale c’è stato poi l’allarme “Xylella fastidiosa” diffuso a partire dal territorio salentino”.

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