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L’assessore Ottati illustra il nuovo Programma di Sviluppo Rurale

Le priorità contenute nel nuovo Psr (Programma di sviluppo rurale)  2014-2020 sono state illustrate ieri sera a Matera dall’assessore regionale all’Agricoltura, Michele Ottati, nel corso  del convegno “Pac 2020 in Italia: scelte, effetti e valutazioni”, organizzato da Unicaa e Feder.agri. In apertura i tecnici delle associazioni agricole hanno illustrato le caratteristiche del cosiddetto primo pilastro della nuova Pac (Politica agricola comunitaria), ossia la parte concernente i pagamenti diretti agli agricoltori. E’ stato quindi chiesto all’assessore Ottati, che era accompagnato dal dirigente generale del Dipartimento Politiche agricole Giovanni Oliva, di spiegare le linee di intervento regionale sul secondo pilastro della Pac, ossia la parte che riguarda lo sviluppo rurale. “Il documento di programmazione regionale – ha fatto presente Ottati- è stato inviato rispettando il termine previsto dall’Unione europea, lo scorso 22 luglio per l’approvazione. La somma a disposizione per la nostra regione nel Psr, che ha 19 schede di misura, ammonta a 680 milioni di euro, dei quali 411 di cofinanziamento del Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale), 188 di sponda nazionale e 80 dalle casse della Regione Basilicata. I maggiori finanziamenti, pari a 256 milioni di euro, sono previsti per la priorità 4, tesa alla tutela e alla valorizzazione degli ecosistemi collegati al settore primario, alla selvicoltura  e all’innovazione  nell’utilizzo delle risorse naturali. Sono 119 i milioni previsti per la priorità 3 in favore delle filiere, la trasformazione, la commercializzazione delle produzioni e la gestione dei rischi in agricoltura. Sulla priorità 2 per il potenziamento della redditività, la competitività e le tecnologie  per imprese si intendono assegnare 102 milioni di euro. La priorità 5 assegna 86,7 milioni per gli incentivi delle energie rinnovabili  e il risparmio idrico. Infine, alla priorità 1 sono stanziati 20,4 milioni per diversi interventi tra i quali il trasferimento delle conoscenze, la divulgazione dell’innovazione, i servizi di sviluppo agricolo e la consulenza. I fondi per l’assistenza tecnica ammontano  a 27 milioni di euro”. L’assessore ha quindi aggiunto che si punterà molto sull’associazionismo tra produttori, sull’innovazione dei sistemi irrigui, sui primi insediamenti per i giovani agricoltori e sulla creazione di nuovi posti di lavoro nei vari comuni ad opera dei Gruppi di azione locale. Ha infine evidenziato che il Dipartimento regionale Politiche Agricole sta predisponendo i bandi che saranno a sportello e saranno pronti entro febbraio 2015.

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