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L’assessore Stea rassicura la cittadinanza di Manduria sulla questione delle emissioni odorigene

Sulla questione emissioni odorigene sul territorio di Manduria, l’assessore all’Ambiente della Regione Puglia, Gianni Stea e il direttore del dipartimento Infrastrutture e Ambiente, Barbara Valenzano, precisano: “I grillini pensano di sapere molte più cose di quelle che di fatto sanno in realtà.
Danno per scontato, per esempio, che la Regione Puglia alle segnalazioni che pervengono dai cittadini di Manduria, riguardo alle emissioni odorigene, non faccia seguire verifiche e controlli. Rassicuriamo tutti dicendo che la Regione Puglia non solo presidia costantemente il territorio ma, oltre ad essere in stretto contatto con i tecnici dell’Arpa sulle azioni di controllo, prima ancora delle denunce dei Cinque Stelle, aveva provveduto a diffidare le due aziende presenti i cui impianti avrebbero potuto produrre le emissioni olfattive”.
“A dimostrazione che il nostro lavoro è tutto ed esclusivamente indirizzato alla tutela della salute della popolazione e della qualità dell’aria che respira, abbiamo fatto di più – sottolineano Stea e l’ing. Valenzano – infatti dai mesi successivi all’approvazione della legge che ha inteso disciplinare le emissioni odorigene (L.R. n. 32/2018), stiamo lavorando con Arpa, Anci e Province alla definizione e condivisione di un protocollo operativo per la gestione del disturbo olfattivo che ha come obiettivo quello di assicurare la gestione delle segnalazioni da parte della popolazione, di individuare le cause che hanno determinato il disagio e avviare le attività di monitoraggio.
Il tutto mentre il Governo nazionale in carica trovava il tempo di impugnare davanti alla Consulta la predetta legge regionale 32 adducendo ragioni di non competenza.
A questo proposito ricordiamo che l’art. 272 bis del Codice dell’Ambiente attribuisce alle Regioni la possibilità di adottare una legge regionale o anche solo provvedimenti autorizzativi nei quali definire le misure di prevenzione e le limitazioni delle emissioni. Esattamente quello che ha inteso fare la Regione Puglia che ad oggi è la prima Amministrazione Regionale in Italia ad essersi dotata di una norma in materia di emissioni odorigene rispondendo alla previsioni del Testo Unico Ambientale.
Ma questa, con tutta evidenza, è una questione di cui si preferisce non parlare e soprattutto non rispondere nel merito alle ragioni reali che sottendono alla impugnazione della legge davanti alla Corte Costituzionale”.

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