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Le “Officine” di Manduria Lab al lavoro sui Beni Comuni

Prosegue il percorso di comune riflessione intorno ai Beni Comuni, avviato da Manduria Lab mutuando dal Campo Progressista l’iniziativa delle “Officine delle idee”. Abbiamo scelto un argomento sul quale da alcuni anni si appunta la nostra attenzione (ricordiamo il convegno del 12 febbraio 2015) e che è sempre più al centro del dibattito giuridico, economico e politico, anche nel nostro paese. Gli incontri si svolgono ogni giovedì nella sede di Manduria Lab, in Via del Fossato, 42, dalle ore 18:30.

Abbiamo iniziato questo percorso, coinvolgendo in primis le forze del volontariato, per le quali tradizionalmente i beni comuni sono campo d’azione privilegiato. Le statistiche ci dicono che l’impegno volontario dei cittadini, sia in forma spontanea che organizzata, occupa spazi considerevoli e in continua crescita nelle attività di soddisfacimento di bisogni diffusi e nella risposta ad esigenze di categorie particolari.

Una spinta a questo andamento la fornisce evidentemente la congiuntura economica, che, caratterizzandosi sempre più come crisi di sistema, rende sempre più difficile, da parte della mano pubblica, fornire ai cittadini quei servizi che tradizionalmente rientrano negli standard di una società di “welfare”. Anzi ci sembra di osservare che, a fronte di risorse sempre meno disponibili o sempre meno intercettabili, le politiche messe in campo dai governi siano sempre più orientate verso i tagli alla spesa sociale. Per converso spazi e risorse pubbliche e comuni, a cominciare dall’acqua e continuando con spiagge, castelli, stazioni, torri costiere, ecc., vengono privatizzati, divenendo fonte di profitto per pochi.

Anche a livello locale, i trasferimenti sempre più ridotti da parte del governo centrale, si traducono in servizi sempre più carenti in termini quantitativi e qualitativi, generando un diffuso malcontento nelle popolazioni.

Nel primo incontro abbiamo discusso dello stato in cui versano i Beni Archeologici nella nostra città. Insieme alle associazioni di volontariato intervenute abbiamo tentato di dare risposta ad alcune domande: come poter pienamente mettere a frutto il grande potenziale offerto da questi beni? Come realizzare una proficua convergenza tra Comune, forze del volontariato e cittadinanza attiva? Come valorizzare il ruolo educativo delle testimonianze del passato?

Nel secondo incontro, dedicato all’esame del possibile utilizzo dei Beni Confiscati alla criminalità organizzata, si sono potute verificare le grandi potenzialità che questi beni avrebbero, in termini di benefiche ricadute sociali, qualora fossero messi a disposizione delle forze del volontariato.

Ci auguriamo che da queste riflessioni possano scaturire idee nuove e proposte concrete per migliorare la qualità della vita nel nostro paese e ricreare uno spirito di comunità che, partendo dalla gestione dei beni comuni, individui nel BENE COMUNE l’obiettivo da raggiungere, al di là di egoismi e particolarismi.

 

Manduria Lab,

Laboratorio politico progressista

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