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Lecce, è polemica sullo stop alle giostre di sant’Oronzo

Regole precise e tolleranza zero. Il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, aveva promesso massimo rigore in occasione della festa di sant’Oronzo, e i giostrai del Luna Park sono stati obbligati a smontare le proprie attrezzature nel tardo pomeriggio di domenica, nonostante sui biglietti qualcuno avesse scritto che le giostre sarebbero state attive fino all’indomani. La protesta degli operatori e dei tanti leccesi che si sono recati sul posto è stata accesa, ma l’ordinanza dell’amministrazione relativa al Parco Giostre recitava testualmente: “…apertura al pubblico  dal 24/08/2017 al 27/08/2017, con accesso al parco dal giorno 21/08/2017 e obbligo di rimozione delle attrezzature entro il 28/08/2017”.
Il primo cittadino leccese ha ribadito la sua linea su Facebook: “Leggo di polemiche su una presunta chiusura anticipata delle giostre.  Non c’è nessun “caso” da dover spiegare, dato che la scadenza dell’autorizzazione è stata da sempre fissata alle ore 24 di domenica 27 agosto, accordando ai gestori ulteriori 24 ore oltre il termine delle festività. La delibera di giunta sull’organizzazione di Sant’Oronzo è a disposizione di tutti. Se ci sono stati difetti di comunicazione essi non possono essere attribuiti al comune che – semplicemente – non ha ritenuto ci fossero ragioni di concedere una proroga per i giorni 28 e 29 agosto. Del resto bancarelle e luminarie sono state smontate e tutti gli spettacoli previsti conclusosi entro sabato 26. I fuochi segnano ufficialmente la conclusione della Festa dei Santi Patroni. Non c’è ragione alcuna di accendere polemiche incomprensibili”.

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