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Legge di Stabilità regionale 2018, se ne discute in Consiglio regionale

“La Legge di Stabilità Regionale 2018 contiene una potente iniezione di risorse pubbliche destinate alle imprese, ai territori ed alle famiglie che consentiranno alla Puglia di cogliere i segnali di ripresa codificati dagli ultimi indicatori economici, consolidare ed incrementare le politiche di sviluppo legate al cofinanziamento sulla programmazione comunitaria, riattivare il protagonismo dei territori, a cominciare dai Comuni, per creare nuove opportunità di lavoro”.
Lo ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Michele Mazzarano, alla vigilia della discussione in Consiglio Regionale della Legge di Stabilità Regionale 2018, nella quale vengono stanziati complessivamente 151 milioni di euro di fondi regionali per il cofinanziamento di tutti i fondi europei di sviluppo ed investimento. Una cifra record che, come ha spiegato l’assessore regionale al Bilancio, Raffaele Piemontese, tra quota europea, nazionale e regionale, svilupperanno un volume complessivo di circa un miliardo di investimenti.
“Il lavoro fatto in questi anni dalla Regione Puglia – ha aggiunto Mazzarano – ci consente oggi di cominciare a mettere alle spalle la drammatica crisi economico finanziaria che ci ha travolti dal 2009. In particolare, abbiamo saputo sfruttare pienamente le opportunità dei fondi comunitari puntando soprattutto sull’innovazione tecnologica, ricerca e alta specializzazione, attraverso i bandi di Innonetwork o Innolabs, solo per citare alcuni esempi, oltre ai contratti di programma ed i Pia. Una scelta che è risultata vincente, anche alla luce degli ultimi dati economici secondo i quali, come ha recentemente certificato l’Istat, siamo la Regione in Italia che cresce di più con il Pil che aumenta dell’1,2%.
“BIsognerà attendere ancora del tempo prima che la ripresa entri nelle case dei pugliesi – ha dichiarato ancora l’assessore Mazzarano – e che i numeri positivi sulla carta corrispondano all’aumento dei consumi delle famiglie e all’aumento significativo dell’occupazione che, pure, registra un piccolo segnale positivo con oltre 50mila nuovi posti di lavoro nel biennio 2015-2016. Anche grazie a questi risultati, la Puglia si può consentire oggi di presentare per la prima volta un documento di economia e finanza che non è più costretto a rincorrere le emergenze, ma ad impostare una parte consistente del suo articolato su una politica di programmazione e di sviluppo, indicando tra i settori strategici l’economia sostenibile e la partecipazione dei territori.
“In particolare, tra gli articoli proposti dall’assessorato allo Sviluppo Economico – ha illustrato Mazzarano – due rappresentano pienamente la qualità delle scelte che abbiamo voluto mettere in campo anche nella programmazione del prossimo anno: il rifinanziamento del bando per i Distretti urbani del commercio, e la destinazione di risorse aggiuntive per l’utilizzo di energie da fonti rinnovabili, destinandole soprattutto alle famiglie con basso reddito.
“Per i Distretti Urbani del Commercio abbiamo previsto un finanziamento per il 2018 di 3 milioni di euro – ha spiegato l’assessore – che sono risorse aggiuntive con le quali potremo finanziare anche la fase attuativa del bando emanato sui DUC. Sono risorse destinate ai comuni pugliesi per progetti di riqualificazione della rete di vendita, ma che vedranno destinatarie anche le imprese pugliesi che potranno promuove la propria attività in modo innovativo e maggiormente attrattivo per dare un impulso ai consumi e un servizio qualificato ai consumatori.
“L’altro articolo che merita una particolare attenzione per il suo valore e di cui sono particolarmente orgoglioso – ha detto ancora Mazzarano – è quello con il quale abbiamo stanziato 4.794.000 euro per incentivare l’uso delle fonti da energie rinnovabili per garantire l’approvigionamento elettrico negli edifici di edilizia privata avendo quale target particolari categorie sociali, grazie alle entrate rivenienti dalle aliquote spettanti alla Regione per l’estrazione di idrocarburi nonché dalle attività di rigassificazione anche attraverso impianti off shore.
“In sostanza, prevede che la Regione, al fine di favorire la progressiva diffusione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte solare al servizio delle utenze residenziali domestiche condominiali, provveda ad acquistare e a mettere a dispozione a titolo di comodato impianti fotovoltaici in favore di utenti in condizioni di disagio socio economico. Grazie all’autoconsumo dell’energia prodotta, le famiglie potranno abbattere i costi della bolletta elettrica, raggiungendo così il duplice obiettivo – ha concluso l’assessore Mazzarano – di promuovere lo sviluppo di energie rinnovabili e di incrementare le misure di contrasto alla povertà”

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