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Leo: “Le nostre scuole non possono essere private dei dirigenti: difenderemo il principio davanti al ministro Fioramonti”

In Commissione “Istruzione, Lavoro, Innovazione e Ricerca”, a Roma, lo scorso 10 dicembre, è stata discussa una bozza di accordo sull’autonomia delle scuole che prevede la possibilità per le regioni di assegnare una dirigenza stabile anche a scuole sottodimensionate. Il documento si è sostanziato con la decisa presa di posizione, in Commissione, dell’assessore all’Istruzione, alla Formazione, al Lavoro, Sebastiano Leo. L’intervento dell’assessore è stato determinante al momento della discussione del numero di dirigenze da assegnare ad ogni regione parametro fondamentale per un efficace esercizio della deroga. Attualmente sono 602 le scuole pugliesi che hanno la dirigenza, mentre 38 hanno una reggenza in quanto sottodimensionate. Leo ha proposto che venga riconosciuta dal Ministero un incremento delle dirigenze attuali nella misura del 50 per cento di quelle sottodimensionate. Per la Puglia significherebbe passare da 602 dirigenze a 621.
Una proposta che vuole superare quanto previsto nella prima stesura dell’accordo in cui è contemplata l’ipotesi che il Miur attribuisca annualmente il contingente di autonomie scolastiche per ciascuna Regione, nella misura minima del numero di istituzioni scolastiche
assegnate per l’anno scolastico 2019/2020. L’assessore Leo ha osservato, ottenendo ampio consenso dai colleghi delle altre Regioni, che il parametro di riferimento non permette ai territori di garantire una buona qualità dell’istruzione scolastica.
Al riguardo l’assessore Leo precisa che: “La partita è ancora tutta da giocare, ma la nostra Regione non solo sta difendendo strenuamente gli attuali posti organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali amministrativi, ma sta tentando anche di aumentarne il contingente per gli anni futuri. Non possiamo sottovalutare la circostanza della continua perdita di dirigenze determinata dalla denatalità che contrae il numero di alunni, ma al tempo stesso deve essere garantita la presenza del dirigente scolastico e direttore dei servizi generali amministrativi perché una scuola ben guidata dà una più elevata qualità dei servizi. Aver trovato il consenso dei colleghi di altre Regione è certamente una buona base di partenza per aprire un confronto proficuo con il Miur”.

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