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Lettera aperta al sindaco e all’assessore allo sport del comune di Matera

Egregi amministratori, il campo scuola di Matera è attualmente chiuso dal 9 agosto scorso Matera 2019 è oggi il ground zero dell’atletica materana e dello sport in genere. Con l’arrivo di agosto tutti gli impianti sono stati chiusi, o meglio, sono chiusi per cittadini e tesserati rispettosi delle leggi e delle ordinanze, aperti per coloro che si disinteressano, che accedono scavalcando cancellate, recinzioni, “istituzioni e regole” e svolgono con disinvoltura le loro attività ginniche, forti che nessuno controlli, forti che a nessuno interessi (come dargli torto?)
Per i tecnici federali che devono garantire sicurezza e legalità ai propri atleti, non fosse altro quale imperativo morale, tale fruizione non è praticabile e non resta che arrangiarsi in luoghi alternativi (strada, parchi) con relativi pericoli e disagi. L’atletica, ove non fosse chiaro, necessita non solo di un percorso su cui muoversi ma le necessarie attrezzature -gli ostacoli per le corse specifiche, veloci o resistenti, le corsie di salto e relative aree di caduta per il salto in lungo, adeguate buche con sabbia conforme ad evitare infortuni e incidenti, pedane e materassoni, ritti e aste per il salto in alto, aree e gabbie di lancio per il disco, il peso, il martello, il giavellotto, apposite corsie adeguatamente segnalate per la preparazione di velocità e
staffette- e spazi adeguati, conformi e appropriati alle molteplici specialità con relativa illuminazione e dotazioni di sicurezza.
Dalle notizie diramate per gli eventi legati alla Matera Capitale europea della cultura 2019, apprendiamo che un evento nazionale, dedicato alla memoria del grande campione olimpico Pietro Mennea, organizzato con le strutture centrali della FIDAL e con la regia della FIDAL Puglia, sarà
disputato in piazza su pedana appositamente allestita e, a seguire in serata, sull’unica pista materana il 12 settembre prossimo. Nell’occasione sarà inaugurata una biblioteca dello sport a Matera e spero non sia il simulacro o la pietra tombale delle attività materane (considerando che non abbiamo più una squadra di calcio, pallavolo relegata a serie inferiori, atletica ridotta a zero e così via verso l’eccellenza del nulla). Nell’occasione di questo grande evento per i 40 anni del record mondiale di Pietro Mennea mi sarebbe piaciuto assistere ad un coinvolgimento delle scuole (vero e insostituibile luogo di produzione culturale a tutti i livelli) ed invece temo debbano persino essere assenti quei pochi atleti materani che ancora si
sforzano di praticare la “regina degli sport” (dove dovrebbero allenarsi in questi giorni?).
Per l’atletica leggera i mesi di agosto, settembre e ottobre rappresentano momento centrale della stagione agonistica con le finali dei campionati italiani nelle diverse categorie individuali e di società. Spero questa missiva aperta possa arrivare a determinare un concreto sforzo amministrativo per risolvere una situazione disastrosa per lo sport in città e cancellare queste incoerenze, che si preferisce ignorare, nascondendole dietro attività utili solo a far vetrina ma non garantiscono continuità e strutture per i cittadini.
Con preghiera di una rapida ri-apertura del campo sportivo scolastico (alias campo scuola della città di Matera, in attività già dal 1965) si porgono i migliori, nell’occasione, saluti sportivi.
Giuseppe Perrone – tecnico federale FIDAL e cittadino materano

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