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L’Interpretazione Ambientale (Heritage Interpretation) e Culturale, seminario a Grumento Nova

Il 15 gennaio 2016 dalle 9,00 alle 17,30 nel salone del Castello Sanseverino a Grumento Nova (Pz) si terrà un seminario internazionale e workshop su l’interpretazione del patrimonio naturale e culturale (Heritage Interpretation): “Interpretare il Nostro Patrimonio Naturale e Culturale per Progettare il Nostro Futuro”.
L’iniziativa è del Parco Nazionale Appennino Lucano, Val d’Agri, Lagonegrese, con la partecipazione di Regione Basilicata, Università degli Studi di Basilicata, Federparchi, Federculture, Fondazione Roffredo Caetani, Aidap, Aigae e con il contributo internazionale di Università dell’Egeo, Università di Uppsala ed Interpret Europe. All’iniziativa saranno presenti anche i presidenti dei parchi nazionali dell’Aspromonte, del Gargano, del Pollino e della Sila, nonché la direttore generale del Ministero Ambiente ed il presidente del Consiglio regionale di Basilicata.
L’iniziativa si propone di far conoscere e diffondere presso le Pubbliche Amministrazioni, l’Università e il mondo della ricerca, dell’istruzione, del lavoro e degli attori sociali responsabili della gestione e conservazione dei beni ambientali e culturali, l’Interpretazione Ambientale (Heritage Interpretation), quale metodo di ricerca, studio e indagine, quale moderno strumento di conoscenza e valorizzazione dei beni e per nuove possibilità occupazionali in campo ambientale e culturale.
La natura e la cultura dei Parchi, così come indicato dalla Carta di Roma: un patrimonio da interpretare per promuovere conservazione, valorizzazione e nuova occupazione, questo è sostanzialmente il filo rosso dell’iniziativa che porta nell’azione quotidiana dei parchi nazionali italiani l’Interpretazione Ambientale, una materia e una professione nata nel 1920 nei parchi nazionali americani per coinvolgere i visitatori nella “vita” delle Aree Protette ed educare ai loro valori e ai loro significati. Dagli Stati Uniti, l’Interpretazione (definita Heritage Interpretation) si è diffusa nel mondo quale efficace strumento per diffondere conoscenze, consapevolezze, capacità tecniche, metodi e mezzi di conservazione e gestione del “patrimonio”, inteso come insieme indivisibile di beni naturali e culturali, di valori materiali ed immateriali.
Il presidente dell’Ente Parco, ing. Domenico Totaro ha dichiarato: “La diffusione di queste tecniche di interpretazione del Patrimonio, presso il mondo accademico, quello delle Istituzioni e dei soggetti che gestiscono i beni culturali ed ambientali del nostro Paese, ma anche nel mondo del lavoro e delle professioni, non solo per finalità educative, ma quale proposta di possibile strumento per aiutare a superare la crisi attuale con una nuova, qualificata, occupazione che faccia perno sul nostro “vero” e straordinario, “patrimonio” è per noi strumento di riscatto delle aree interne del Mezzogiorno che sono un vero e proprio scrigno di biodiversità, cultura e natura.
Le nostre attività, sono in piena sinergia con la strategia della Regione Basilicata, non solo per la importante iniziativa di Matera 2019, ma per il progetto “Scaviamo il futuro”, nell’interesse dell’intera comunità regionale. Voglio ringraziare tutti i relatori e gli ospiti che vengono anche da molto lontano per questa prima iniziativa al Mezzogiorno sui temi dell’interpretazione.”

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