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Lotta al caporalato, in Basilicata controllate 168 aziende sino a settembre

Fino allo scorso mese di settembre, nell’ambito della lotta al caporalato in agricoltura, in Basilicata sono state controllate 168 aziende, 61 delle quali sono risultate irregolari. Su 920 lavoratori controllati, 282 erano irregolari e 103 ‘in nero’. I dati sono stati forniti da Pietro Simonetti, del Coordinamento migranti della Regione Basilicata. Le aree “maggiormente interessate ai controlli” sono state il Metapontino e il Bradano.
“Le proposte della Conferenza delle Regioni per intensificare la lotta al caporalato ed al lavoro nero in agricoltura contengono molte delle misure richieste dalla Regione Basilicata ed in parte già attuate in Basilicata. – ha detto Simonetti – Aspettiamo l’approvazione delle norme di modifica del codice antimafia relative alla confisca dei beni dei caporali e della aziende colluse secondo gli emendamenti proposti nelle scorse settimane e la definitiva approvazione, in aula, della normativa regionale sul contrasto al lavoro nero che da mesi attende di essere approvata. Nel periodo gennaio settembre sono state ispezionate in Basilicata, da parte degli organi competenti, 168 aziende agricole. 61 imprese sono risultate irregolari. Su 920 lavoratori controllati, 282 sono risultati irregolari di cui 103 in nero. L’area maggiormente interessata alle attività di controllo e ‘stata quella Metapontina e del Bradano. I caporali individuati, italiani e stranieri, sono stati segnalati alla magistratura per le misure di competenza. In attesa degli interventi richiesti dalle Regioni – conclude Simonetti – occorre segnalare l’intenso impegno degli ispettori del lavoro, delle forze dell’ordine e dell’Asp che hanno contribuito anche all’aumento dell’occupazione regolare dei migranti che sono aumentati di 2000 unità”.

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