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M5S Melfi risponde al sindaco Valvano sull’errore commesso nel calcolo delle bollette TARI

Ogni volta che denuncio qualcosa il Sindaco risponde con rapidità e veemenza,
solitamente negando quanto da me asserito e basando la propria tesi su pretestuose
ed infondate argomentazioni. Questa volta la risposta è stata incredibilmente rapida, succedesse mai con le interrogazioni che gli sottoponiamo, per quelle bisogna aspettare anche mesi senza aver risposta.
In merito alla risposta del sindaco circa la mia denuncia, questi, attraverso un altro scoop giornalistico, proferisce diverse informazioni non veritiere, oltre che errate. Prima di tutto vorremmo informarlo che l’orientamento del ministero è già chiaro, per voce del Sottosegretario di Stato all’Economia e Finanze, Pier Paolo Baretta, che ha ufficialmente detto che la quota variabile si applica solo una volta e non deve essere ripetuta sulle pertinenze. Inoltre, il Sindaco sbaglia a generalizzare quando afferma, come scusante al suo errore, che “Tutti i Comuni si sono conformati ad un orientamento del Ministero dell’Economia” perché solo il 10% dei comuni italiani è caduto in errore (fonte Il Sole24 Ore), compreso Melfi, mentre gli altri hanno interpretato correttamente la normativa.
Valvano definisce strumentale la nostra denuncia, che, invece, ritengo doverosa perché fatta nell’interesse dei cittadini. Avrebbe dovuto, invece, assumersi la responsabilità di questo errore come ha fatto il sindaco di Milano, Sala, che ha già dichiarato che “Ci sarà senz’altro un rimborso per chi ha pagato più del dovuto, adesso vedremo caso per caso”, ma ha preferito, anche questa volta attaccare me, nonostante un suo ex assessore abbia dichiarato che sapevano dell’errore addirittura dal 2014. Non possiamo tollerare che la nostra scelta, ponderata e fatta nell’interesse esclusivo di noi cittadini, sia la scusante dei loro errori! Non rinneghiamo il nostro assenso ad un giustificato aumento della TARI del 7%, al fine di estendere il servizio
di smaltimento rifiuti e taglio erbacce alle nuove zone abitate, perché nessuno deve rimanere indietro, nonché per i nuovi ed utili servizi che erano stati promessi e
garantiti e avrebbero dovuto portare ad importanti e positive novità (sconti per il riciclaggio virtuoso, nuove isole ecologiche, telecamere di sorveglianza, ecc).
Semmai vorremmo far notare che dopo 9 mesi dal citato consiglio nulla è stato ancora attuato.
​Mi chiedo con quale coraggio tra pochi mesi porteranno in consiglio il punto sulla TARI 2018 senza aver tenuto fede alla delibera n.5 del 6 febbraio 2017, e quali siano
le ragioni per cui non procedano ad indire il nuovo bando sui rifiuti visto che è scaduto da quasi 2 anni. Chissà se queste continue proroghe non siano atte a favorire qualcuno. Aggiungiamo che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha già annunciato che invierà ai comuni un’informativa ancora più chiara sulla redazione delle bollette TARI comprensiva dei metodi per il rimborso ai cittadini.

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