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Macchia di Ferrandina, intervento del Comando Stazione Forestale di Tricarico

In merito alle ultime vicende che hanno interessato l’area industriale di Macchia di Ferrandina, in relazione all’intervento del Comando Stazione Forestale di Tricarico, coadiuvato dal personale del Nucleo Investigativo Polizia Ambientale e Forestale di Matera, il segretario della CISAL di Matera, Luigi D’Amico, dichiara in una nota che è quanto mai inquietante lo stato di degrado sociale, ambientale ed economico in cui si ritrova l’intera area industriale della Val Basento.
“Non era certo questo che le popolazioni e le forze sociali locali hanno auspicato negli anni scorsi, allorquando chiedevano un rilancio economico e produttivo dell’intera area industriale. – ha detto D’Amico – Quello a cui assistiamo allibiti è lo scempio che alcune industrie producono a dispetto dell’ambiente e delle popolazioni, vessando i lavoratori con l’unico obiettivo di fare business. Imprenditori che vengono da fuori e che, spremendo l’ambiente e i lavporatori, ed utilizzando forme agevolative sul costo del lavoro, riescono a fare business e poi ritornano nei loro territori di origine, lasciando dietro di loro solo rovine di carattere sociale ed occupazionale. Un plauso agli inquirenti sulle indagini effettuate, fiducia nella Magistratura ed un auspicio affinchè chi si è reso responsabile di tali danni paghi (anche penalmente) e se ne torni a casa”.
Questo territorio ha bisogno di imprenditori seri, capaci di fare business senza causare danni all’ambiente ed ai lavoratori, ed è per questo che D’Amico chiede l’intervento del Consorzio Industriale affinchè assuma una posizione drastica nei confronti dell’imprenditore responsabile e lo costringa ad intervenire compiutamente con lavori immediati di ripristino delle condizioni ambientali preesistenti. Il Segretario Generale della CISAL, D’Amico, afferma, infine: “L’occupazione creata da imprenditori senza scrupoli è una occupazione di cui questo territorio non ha assolutamente bisogno”.

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