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Maltempo: Cia, danni ingenti nel Metapontino, subito vertice tecnico

Diverse centinaia di ettari nel Metapontino (tra i 3-400 ettari solo a Scanzano Jonico) sono completamente allagati con numerose aziende agricole, case coloniche, strutture di ricovero per bestiame evacuate: è il primo e, purtroppo, parziale bilancio della Cia zonale del Metapontino sui danni in agricoltura a seguito delle piogge persistenti ed abbandonanti della giornata di oggi. Insieme all’emergenza che riguarda innanzitutto gli agricoltori che non potranno dormire nelle proprie case, la Cia sollecita un vertice tecnico con un sopralluogo nei territori di Scanzano Jonico, Policoro, Pisticci, Nova Siri ed un incontro con tutti gli enti responsabili, dalla Regione, alla Provincia, ai Comuni, al Consorzio di Bonifica, all’Alsia, all’Aato ed Eipli.
Secondo il responsabile zonale della Cia Antonio Stasi va accertato se l’apertura della diga di Gannano con l’immissione di acqua nelle canalette di bonifica non abbia aggravato la situazione di allagamento dei campi, in quanto la situazione – riferisce il dirigente Cia – è davvero impressionante con le piante completamente sommerse e quindi la pioggia nonostante cada da diverse ore da sola non avrebbe potuto provocare tali danni. Lo abbiamo verificato proprio un anno fa quando la pioggia, senza l’aggiunta dell’acqua per irrigazione, provocò danni di gran lunga minori. C‘è poi il problema che si trascina da decenni relativo alla manutenzione degli argini dell’Agri e dei torrenti oltre che alla manutenzione di condotte ed impianti irrigui. Per questa ragione il vertice che chiediamo con urgenza – dice ancora Stasi – deve individuare un piano straordinario di interventi per correre ai ripari ed evitare che gli allagamenti si ripetano. Gli agricoltori del Metapontino sono stanchi di affrontare crisi cicliche, da quella di mercato, a quella della concorrenza estera, alla crisi di liquidità per il credito insufficiente, ai costi da sopportare.
L’Ufficio di Presidenza regionale della Cia ha messo a disposizione i propri funzionari e quelli delle unità operative comunali per raccogliere le stime di danno ed offrire assistenza agli agricoltori, ed ha sollecitato un primo ed urgente intervento del Dipartimento Agricoltura della Regione. Purtroppo – sostiene l’Ufficio di Presidenza – è sempre la carenza di opere idraulico-forestali e di pulizia dei fiumi la causa principale.

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