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Mareggiata nell’area costiera del Golfo di Manfredonia

Una forte mareggiata ha interessato la notte scorsa l’area costiera del Golfo di Manfredonia. È stata questa l’occasione per ‘collaudare’ l’intervento di ricostituzione della duna, avviato la scorsa estate alla foce del torrente Candelaro, nell’ambito del progetto LIFE ‘Zone umide sipontine’. Per tutto il tratto oggetto della ricostruzione del primo embrione di duna, la mareggiata è stata fermata dal cordone dunario, mentre dove non ha trovato quest’ostacolo, il mare è avanzato per oltre 100 metri verso l’interno, fino a lambire le strutture turistiche di ‘Sciale delle Rondinelle’, che erano state costruite più vicino al mare.
Una mareggiata di tale intensità non si verificava da molti anni, il che rende ancor più significativo il collaudo a cui è stata sottoposta la duna, e dimostra l’importanza di questo tipo di habitat nel contrastare l’erosione costiera. L’area interessata dal ripristino dell’habitat dunario comprende la fascia costiera a nord e a sud della foce del Candelaro (lunghezza complessiva di circa 1500 metri).
La prossima estate è in programma l’inizio dei lavori nel tratto di duna a nord del Candelaro, verso la pineta di Siponto, per una lunghezza di circa 800 metri, dove si prevede di utilizzare il materiale di scavo dalle aree circostanti, unendolo al legno morto della pineta e ai depositi di fanerogame marine che naturalmente si accumulano in grande quantità su questo tratto di spiaggia. Il progetto LIFE ‘Zone umide sipontine’, cofinanziato dall’Unione europea, è realizzato grazie al contributo dell’Assessorato alla Qualità del Territorio della Regione Puglia, della Provincia di Foggia, del Consorzio per la Bonifica della Capitanata, dell’Oasi Lago Salso e del Centro Studi Naturalistici ONLUS, con il supporto del comune di Manfredonia.

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