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Matera, il consigliere Nicola Stifano (M5s) chiarisce il suo intervento nei confronti dell’Associazione B&B e del settore turistico materano

A Matera, il consigliere comunale del M5s, Nicola Stifano chiarisce dettagliatamente il suo intervento nei confronti dell’Associazione B&B e del settore turistico materano.
Stifano: “Voglio fare chiarezza sul mio intervento nel consiglio comunale del 10 novembre u.s. e rassicurare l’associazione B&B, gli operatori del settore extra alberghiero e turistico tutto della città a cui rivolgo la mia più completa disponibilità al confronto e al dialogo. Estrapolare affermazioni avulse dal contesto non giova mai a nulla specie se veicolate in altra direzione. Vorrei ricordare inoltre che la campagna elettorale è ormai conclusa! Nel mio intervento ho voluto unicamente confermare e appoggiare la scelta coraggiosa da parte del Sindaco sulle linee programmatiche di governo della città presentate in consiglio. Il tema era una certa riluttanza da parte dell’opposizione in una distribuzione delle deleghe accorpate alla commissione “Cultura e (appunto) Turismo”. Secondo gli interventi di alcuni consiglieri non era la collocazione giusta viste le attività produttive e l’economia che da esso scaturiscono. Il mio punto di vista invece, è quello di portare a sistema un settore, quello alberghiero, extralberghiero, e turistico in generale, che certamente ha assunto un rilievo economico importante in città, in una dimensione di maggiore potenzialità per lo sviluppo locale appunto nel binomio Cultura e Turismo. Questo binomio, a mio avviso, porta necessariamente effetti positivi sia a livello economico sia socioculturale. Il punto vero è che occorre una reale programmazione per far si che il nostro turismo sia un turismo culturale di qualità e che soprattutto sia duraturo nel tempo. Non vogliamo disperdere il patrimonio culturale locale, ricco di connessioni tra storia del luogo, memoria, radici storiche e vicinato degli antichi Rioni Sassi per esempio. Per questo motivo, volevo semplicemente sottolineare che il paradigma da considerare per migliorare un settore strategico per la nostra amata città sia quello di sviluppare la Cultura, in primis, della e nella nostra città per giungere a sviluppare, potenziare e arricchire il Turismo locale, anche in coerenza con la strategia Europea 2020 e in continuità con quanto realizzato negli ultimi anni (non tutto deve andare perso). Tuttavia, questo va attuato mettendo a sistema le risorse turistiche già presenti in città con altre nuove, che siano parte di un programma operativo cittadino, provinciale e magari regionale che promuova “contenitori e contenuti culturali” per farne strumento di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Come fare questo?
Occorre una programmazione che intende tutelare, valorizzare e promuovere l’identità di un territorio, e quindi la sua cultura (beni culturali, attività culturali e di spettacoli dal vivo, audiovisivi e creatività), in modo sempre più innovativo, stimolando la crescita, l’occupazione, la competitività, la coesione sociale e territoriale. E mettendo “ordine”, intendo non chiudere gli occhi ai problemi del settore e a trovare soluzioni ad essi. Chiaramente non intendevo dire che le strutture ricettive siano illegali, anzi talune sono di alto livello, tuttavia appare chiaro che strutture non censite o addirittura abusive debbano essere bandite e o regolarizzate. Per non parlare del problema delle guide abusive e/o del pianeta inesplorato del parco della murgia materana, data la vistosa assenza dello stesso nel settore del turismo naturalistico che, in molti altri posti, è occasione di attrazione permanente. Sia ben chiaro, il sottoscritto non è contro alcuna associazione di categoria, con le quali anzi intendo dialogare e confrontarmi, come ho detto in premessa, per addivenire ad un piano strategico della cultura che promuova il pieno coinvolgimento del tessuto produttivo, la partecipazione delle comunità, il protagonismo di tutti i talenti creativi, la formazione di partenariati pubblico-privati in materia di cultura, arti, cinema e spettacolo, che favoriscano lo sviluppo delle Economie Culturali e imprenditoriali”.
 

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