BasilicataCultura

Matera, il ricordo del 21 settembre 1943

Si è celebrata ieri sera a Matera la 69esima cerimonia in ricordo del 21 settembre 1943, la liberazione della città dai nazifascisti. Una data storica, perchè Matera fu la prima città in Italia a ribellarsi al ‘nemico’. Per il secondo anno consecutivo, la manifestazione è stata organizzata in serata. Il programma degli eventi è iniziato alle ore 18.20, con la deposizione di corone di alloro al cippo di via Lucana, che ricorda i materani prigionieri nella Milizia, fatta esplodere dai tedeschi, poi la lapide di via Cappelluti, a pochi metri dalla sede della Camera di Commercio cittadina, e sulla lapide posta in via Lucana, sul palazzo che ospitava la Società Elettrica. Ad accompagnare il corteo, composto da Franco Stella e Salvatore Adduce, rispettivamente presidente della Provincia di Matera e sindaco della città, i rappresentanti delle forze dell’ordine e la banda musicale ‘Paolicelli’.

A seguire, presso la chiesa di San Francesco d’Assisi, le Autorità e le Associazioni Combattentistiche e d’Arma hanno partecipato alla Santa Messa, celebrata da Monsignor Salvatore Ligorio. Poi, la partenza del corteo verso Piazza Vittorio Veneto, dove era già presente il presidio militare dell’Esercito Basilicata, guidato dal colonnello Salvatore Calderaro. Il momento più emozionante è la deposizione delle corone di alloro al Monumento ai Caduti, con l’esecuzione del silenzio affidata alla tromba di Nicola Di Marzio. Spazio anche alle riflessioni ‘musicali’ sul 21 settembre 1943, con gli interventi dei Cantori Materani e del soprano Erika Liuzzi del Conservatorio di Musica di Matera: la lettura di alcune testimonianze storiche di quella giornata storica per la libertà della città dei Sassi, a cura del Centro di cultura teatrale ‘Skené’ con la partecipazione di Lello Chiacchio e Nicola Grande.

 

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