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Meeting transnazionale sulla dieta mediterranea a Rivello

Dopo gli incontri in Sardegna, in Veneto e a Malta, il gruppo di lavoro sul progetto Leader di cooperazione transnazionale “MeDIETerranea” si riunisce in Basilicata per mettere a punto il programma delle iniziative da realizzare nei diversi territori. Il Meeting si svolge a Rivello, comune particolarmente sensibile alla tematica dell’alimentazione, già promotore dell’iniziativa che ha portato alla costituzione del Comitato Scientifico-Culturale per la “Definizione degli standard e la promozione della Dieta Mediteranea”, di cui fanno parte ricercatori, studiosi ed esperti delle diverse regioni italiane. Obiettivo generale del progetto “MeDIETerranea”, che per la Basilicata ha come partner i Gal CSR Marmo Melandro e La Cittadella del Sapere, è promuovere e valorizzare la dieta mediterranea come stile di alimentazione sano e come fattore identitario e culturale delle popolazioni coinvolte.

Accrescere la consapevolezza e l’attenzione verso la dieta mediterranea consentirà di incrementare la domanda di prodotti tipici reperibili presso i produttori locali in primis da parte della stessa popolazione e, trasferito al comparto turistico, questo obiettivo contribuirà ad avvicinare gli operatori del comparto ristorativo e ricettivo/alberghiero ai produttori locali del comparto agroalimentare. Le attività previste dal progetto spaziano dalla progettazione e realizzazione di un menù euro-mediterraneo, alla realizzazione di eventi itineranti sul tema della Dieta Mediterranea, alla pubblicazione/cartone animato sulla Dieta Mediterranea, al Festival della Dieta Mediterranea come simposio delle identità rurali e concorso gastronomico, ai laboratori di educazione alimentare per le scuole, alla Conferenza delle produzioni locali del Mediterraneo.

“L’iniziativa ha come obiettivo generale la promozione e valorizzazione della dieta mediterranea come stile di alimentazione sano delle popolazioni interessate – spiega Cristoforo Luciano Piras, Presidente del Gal Sulcis Iglesiente della Sardegna, capofila del progetto – ma anche come fattore identitario e culturale delle popolazioni coinvolte, con particolare attenzione alle giovani generazioni. Si tratta di accrescere la consapevolezza e l’attenzione verso la dieta mediterranea e incrementare la domanda di prodotti tipici da parte del comparto turistico”.

 

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