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Minori, finalmente tutela più ampia con il Garante

”Il disegno di legge, che arriva all’approvazione definitiva al Senato dà attuazione alla Convenzione sui diritti del fanciullo, istituendo una Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza”. Lo ha dichiarato la senatrice del Pd Maria Antezza che ha sottolineato come “il garante nazionale è una figura importante perché deve garantire i livelli essenziali, in modo uniforme su tutto il territorio nazionale; insieme a lui i garanti regionali sono altrettanto necessari perché assicurano la prossimità di questa figura istituzionale al territorio. In Italia, in attesa della legge, è mancata un’istituzione nazionale indipendente a garanzia dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e la sua mancanza è stata, anche in tempi recenti, rilevata dal Comitato ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nelle osservazioni conclusive indirizzate al nostro Paese. Finalmente arriva nell’Aula del Senato, dopo l’approvazione alla Camera, il testo del disegno di legge n. 2631. In questo disegno di legge, in ossequio a quanto previsto dalla Convenzione ONU, si istituisce l’autorità garante che assolve alla funzione di promuovere una nuova cultura dell’infanzia e dell’adolescenza, di vigilare sulla osservanza delle norme e di garantire il riconoscimento dei diritti dei minori. Il disegno di legge risponde all’esigenza di assicurare, in ambiti diversi da quello giurisdizionale, una tutela più ampia all’infanzia e all’adolescenza. L’istituzione dell’Autorità garante rappresenta un ulteriore tassello al mosaico delle politiche in favore dell’infanzia e dell’adolescenza ed uno stimolo necessario ad assicurare un ‘garante’ dei minori radicato nella realtà territoriale in cui i problemi emergono, in grado di interloquire nella elaborazione delle politiche sociali, di assicurare la promozione e la piena attuazione dei loro bisogni, diritti ed interessi.

L’importanza e la delicatezza del tema ha richiesto una vasta e articolata consultazione che ha permesso di verificare ‘le priorità e le esigenze più avvertite nel campo della tutela dei minori’, di ‘sentire la voce della società civile’ nell’ottica di un più ampio riconoscimento della centralità del cittadino. Dietro questa proposta c’è stato un grandissimo lavoro anche da parte delle associazioni che si battono da sempre per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Infatti, accanto all’azione parlamentare bipartisan, c’è stato il sostegno convinto di tanti mondi, da quelli professionali a quelli associativi che operano per i diritti dei bambini e degli adolescenti. L’approvazione bipartisan della legge è un buon esempio di come collaborazione e dialogo su obiettivi condivisi possa costruire strada percorribile e da proseguire da tutte le parti politiche. Rispetto al testo originario del Governo la proposta ha ricevuto contributi rilevanti su punti qualificanti tratti dal disegno di legge n. 811 presentato dal PD e di cui è prima firmataria la senatrice Anna Serafini, e di cui sono coofirmataria, tendenti a configurare l’autorità, in sintonia con i parametri di Parigi, con i requisiti di indipendenza e autonomia. Con il disegno di legge, attraverso l’istituzione del Garante per infanzia e l’adolescenza, vogliamo innanzitutto sollecitare, come parte politica, la ripresa del dibattito sulla tutela dei diritti individuali e collettivi dei minori.

Appare, quindi, urgente l’istituzione del Garante per l’infanzia e l’adolescenza, il cui ruolo è quello di far crescere la consapevolezza, negli adulti e nei minori stessi, che i bambini sono soggetti titolari di diritti. Non serve promuovere i diritti di bambini e bambine se poi questi non sono esigibili. Dico questo perché il nostro Paese ha ratificato, come tantissimi Paesi nel mondo, la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, ma la sua azione non è conseguente. Troppe sono le mancanze e avremmo bisogno di una svolta nella cultura dell’infanzia, nelle leggi, negli investimenti. Penso, per esempio, al piano nazionale per l’infanzia privo di risorse e priorità; lo stesso dicasi per il piano nazionale per gli asili nido.

La vita dei bambini, i loro bisogni, i loro diritti, il loro presente e il loro futuro devono diventare le priorità del Paese. Le famiglie devono essere sostenute nella crescita dei propri figli. Per questo sono necessari un progetto lungimirante, un coordinamento delle azioni pubbliche e private e una valorizzazione delle competenze, perché far bene le cose per i nostri bambini e per i bambini fa bene alle cose per il nostro Paese. Credo che questo sia quanto i cittadini chiedono a noi e che sia necessario per il presente e per il futuro dell’Italia. Questa è la ragione per cui dico che c’è bisogno di una politica che guardi lontano: c’è bisogno di questo sguardo se vogliamo davvero rendere il nostro Paese più forte e competitivo”.

Sen. Maria Antezza

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