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Mobile imbottito, c’è attesa per la firma di venerdì

“E’ un gran peccato che la sinistra non perda l’antico vizio di tutte le campagne elettorali: l’uso politico e strumentale delle Istituzioni per fini elettorali ed il tentativo di appropriarsi di meriti altrui arrivando a ‘vendere’ ai cittadini anche la Fontana di Trevi”. Lo sostiene in una nota il vice coordinatore regionale della Puglia e coordinatore provinciale di Bari del Pdl, On. Antonio Distaso, a proposito dell’Accordo di Programma sul mobile imbottito che verrà firmato venerdì a Roma e che oggi viene presentato a Bari, nella Camera di Commercio, dalla vicepresidente della Regione (e candidata del Pd) Loredana Capone e da Massimo D’Alema.

“Ricostruendo questa annosa vicenda che tra Puglia e Basilicata riguarda circa 6mila addetti, di cui 2mila in cassa integrazione – aggiunge Distaso – non trovo traccia tangibile dell’impegno diretto recente di Massimo D’Alema; trovo invece tracce tangibili dei ritardi della Regione Puglia che, a fronte di un Accordo firmato tra Governo e Sindacati nel 2006, a luglio 2011 chiedeva soldi al Governo ma non aveva ancora individuato le aree di crisi e ricordo che l’assessore Capone, al netto di svariati proclami, si è occupata concretamente della vicenda solo un minuto dopo che il Governo Monti, a luglio 2012, recependo un emendamento al Decreto Sviluppo firmato dal sottoscritto e da altri colleghi del Pdl, ha stanziato i 40 milioni di euro necessari alla firma dell’Accordo. Solo allora la Regione ha cominciato a fare la sua parte ed ad impegnare le risorse di sua competenza. Così come trovo strumentali, demagogiche e bugiarde anche le polemiche e le ‘frecciatine’ che il Sindaco di Santeramo lancia tramite i social network contro la nostra parte politica cercando disperatamente, quanto inutilmente, di rivendicare meriti di questo accordo in capo alla sinistra. Spiace che la Camera di Commercio di Bari, Istituzione prestigiosa, si sia prestata ad ospitare la passerella politica della candidata Capone e di D’Alema e spiace anche che la sinistra non resista mai alla tentazione di mistificare la realtà. Quella che si scriverà venerdì a Roma poteva essere una pagina di buona politica scritta, negli anni, da Governi, Parlamentari, Sindaci e Istituzioni Locali di diversi colori politici ma la sinistra, purtroppo, ha deciso di avvelenare con polemiche e strumentalizzazioni un risultato al quale tutti abbiamo contribuito, in un momento nel quale migliaia di famiglie e decine di aziende sono interessate solo a poter finalmente tirare un sospiro di sollievo grazie alla firma di questo accordo e non certo ad assistere a passerelle politiche”.

“Il Sindaco di Santeramo non perde occasione per dimostrare che tiene più alla sua appartenenza politica che al suo ruolo istituzionale. Già in passato si è reso co-protagonista di episodi inopportuni che avevano come protagonista principale sempre Massimo D’Alema e come obiettivo sempre quello di usare la Città e l’Istituzione per portare acqua alla sua parte politica. Oggi arriva a mistificare la realtà pur di dare a D’Alema e alla sinistra meriti che non hanno e vetrine che non meritano sull’Accordo di Programma per il distretto del mobile imbottito”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale e commissario del Pdl a Santeramo, Michele Boccardi.

“Non ha alcun senso che il Sindaco rivendichi in capo a D’Alema, alla Capone e alla sinistra in generale meriti su un accordo che si sarebbe potuto firmare anche prima se la Regione e i Governi nazionali di sinistra che si sono avvicendati negli anni, avessero reperito i finanziamenti. I 40 milioni di euro nazionali sono stati stanziati dal Governo Monti poco dopo il suo insediamento e grazie al lavoro precedentemente condotto dal Ministro Fitto e successivamente sostenuto in Parlamento dai nostri Deputati con un emendamento al Decreto Sviluppo fatto proprio dal Governo. Solo dopo la Regione, quindi l’assessore Capone, si è svegliata, ha sollecitato la firma dell’Accordo ed ha garantito le risorse della Regione. Rivendicazione di meriti che non avremmo mai voluto fare se solo la sinistra di Santeramo e pugliese non avesse inteso mistificare la realtà. Quel che conta per noi – conclude Boccardi – è che venerdì sarà finalmente firmato un Accordo atto a sostenere le aziende del distretto Murgiano del salotto, a fiato e speranza agli oltre 5mila lavoratori interessati e a restituire speranza e possibilità si nuovo vigore all’intero settore”.

 

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