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Mobilità in deroga, Lacorazza chiede alla Regione di riaprire il confronto con le parti sociali

“Per coloro che hanno perso anche i benefici della mobilità in deroga ed oggi sono privi di ogni trattamento previdenziale servono risposte immediate. C’è una platea di lavoratori over 50, che ha usufruito degli ammortizzatori sociali ed ora non ha la necessaria copertura per poter andare in pensione, a cui si aggiungono quanti, con un’età superiore a 34 anni (limite di età per incentivazione), dopo la mobilità non riescono a trovare un modo per rientrare nel mercato del lavoro. La Regione riapra subito il confronto con le parti sociali sul futuro di questi lavoratori, così come abbiamo chiesto nei mesi scorsi con una mozione depositata in Consiglio regionale e non ancora discussa. Ci si sieda al tavolo della concertazione, ben vengano le idee e le proposte emerse in queste ore, che sembrano tra l’altro in linea con quanto indicato a suo tempo sull’utilizzo di una ‘dote finanziaria’ da impiegare in questa iniziativa con l’utilizzo dei fondi non utilizzati per la mobilità in deroga, del Fondo sociale europeo e di parte dei fondi della ex card carburanti. Non si perda altro tempo”.
E’ quanto ha dichiarato il consigliere regionale del Pd, Piero Lacorazza, specificando che “serve un piano articolato ed integrato di interventi, che comprenda misure di ‘accompagnamento’ alla pensione ed incentivi per reimmettere nel mercato del lavoro una parte della platea dei disoccupati over 34 e over 50, soprattutto in attività relative all’edilizia, da rilanciare con un nuova ‘219 green’, alla messa in sicurezza del territorio e alla viabilità. Come pure attraverso le incentivazioni del pacchetto Industria 4.0, estese naturalmente alla generalità dei disoccupati. Si tratta cioè di integrare le incentivazioni previste dal governo nazionale per sostenere l’occupazione giovanile con provvedimenti che riguardino specificamente l’area sociale a maggiore rischio di povertà. Provvedimenti da coordinare anche con il reddito di cittadinanza regionale ed il reddito di inclusione avviato a livello nazionale, per fare in modo che le istituzioni pubbliche offrano una risposta coordinata ed efficace all’emergenza lavoro. Queste proposte, sulle quali a fine agosto come fronte Democratico abbiamo avviato il confronto con i sindacati, costituiscono uno dei cinque punti alla base del programma indicato da Vittoria Purtusiello per la segreteria regionale del Pd”.

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