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Muro Lucano, nasce il Comitato per ‘La Via Herculea’

muro_lucanoNasce il Comitato promotore per il Progetto pilota ‘La Via Herculea’. La mission è quella di saldare la ricostruzione post sisma del 1980 con nuovi scenari di sviluppo locale evocando una grande storia grazie ad un’iniziativa internazionale. Riflettori puntati a Muro Lucano sulle aree interne come ‘questione nazionale’ nell’incontro di candidatura del progetto alla presenza del sindaco, Gerardo Mariani, del primo cittadino di Tito, Pasquale Scavone, dell’Assessore di Pescopagano, Francesco Gonnella, del Vice sindaco di Calitri, Antonio Metallo, del Prof. Leonardo Cuoco di Territorio Spa, del Prof. Sergio De Franchi dell’Unibas, del Prof Antonio Bixio dell’Unibas, del Presidente della Fondazione Orlando di Pescopagano, Camillo Naborre e del Prof Eugenio Martuscelli dell’Università di Roma.

Per il sindaco Mariani “il Comune di Muro Lucano ha colto nell’attivazione e nell’ attuazione di un progetto pilota –ha aggiunto Mariani- una grande opportunità per le aree interne della Basilicata e dell’Irpinia. In pratica è una preziosa opportunità per utilizzare i giacimenti di risorse di sviluppo e saldare la fase di completamento dell’infrastrutturazione/ricostruzione del post terremoto ed avviare una nuova fase di sviluppo”.

“Il tentativo che viene fatto mediante il lancio della proposta progettuale è quella di collegare la fase di ricostruzione e sviluppo, tutti i capitali ingenti –ha detto il Prof Cuoco- con un’idea di sviluppo inserita nell’Accordo di Partenariato che definisce obiettivi, regole e risorse finanziarie e tempi di valorizzazione delle aree interne”. Dinanzi alla nuova stagione di programmazione europea il Comune di Muro Lucano ha avviato formalmente l’iniziativa (delibera n 133 del 30 novembre 2013) con l’obiettivo di predisporre un Progetto Pilota sulle Aree Interne che gravitano sul percorso di un’antica strada romana, la Via Herculea, che in alcuni tratti è in parallelo con Via Appia e riconnette – lungo l’Appennino Ariano Irpino- Venosa, Grumento sino a Rotonda”.

Per il sindaco Scavone “dobbiamo avere la forza di mettere in campo nuove prospettive di sviluppo”. “Solo i sistemi territoriali- ha detto il Presidente Naborre- possono consentire nuove prospettive di sviluppo”. “La valorizzazione delle destinazioni e delle identità locali che compongono lo straordinario caleidoscopio europeo è alla base dell’approccio assunto dalle politiche europee sul turismo, ed in particolare del favore prestato al turismo di prossimità ed ai sistemi turistici locali. La mission è quella rigenerare nelle comunità locali – ha sottolineato Mariani- lo scambio tra culture, potenziare la capacità di accoglienza e la predisposizione all’ospitalità delle Città Europee valorizzando nel contempo le innumerevoli identità locali, i patrimoni culturali ed artistici, le tradizioni e gli ambienti sociali, i giacimenti enogastronomici con il paniere dei prodotti tipici. Si punta così a promuovere l’occupazione lungo tutta la filiera turistica, agricola ed imprenditoriale”

Oggi i processi di valorizzazione di queste risorse sono favoriti dalla disponibilità di una gamma estesa di innovazioni di tipo organizzativo e di tipo tecnologico, idonee a sviluppare prodotti e servizi competitivi sui mercati nazionali e internazionali. I partner, pertanto, si impegnano a promuovere un’azione integrata che, superando la logica del localismo, sia volta a favorire la produttività, la coesione sociale e la cooperazione del territorio”.

 

 

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