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Nicoletti (Cgil), Elezioni comunali Matera: Appello del mondo del lavoro ai partiti del centro – sinistra

 
Se il centrosinistra di Matera, ad una settimana dalla presentazione delle liste, non è
riuscito a trovare la sintesi su un candidato sindaco, la situazione supera di gran lunga la
gravità in cui si ritrovano gli scampoli dei partiti sul piano valoriale e organizzativo.
Evidentemente non hanno insegnato nulla neanche le precedenti esperienze
elettorali comunali e regionali, che si sono contraddistinte per spostamenti consistenti di
pacchetti di voti, tanto da permettere la sorprendente perdita del Comune di Potenza già
nella competizione elettorale 2014, quando venne sovvertita la percentuale di circa il 40%
raggiunta al primo turno dal Centro sinistra con la vittoria finale della lista di Centro
destra, che non aveva raggiunto prima neanche il 20%.
Quella sconfitta venne seguita da quella delle precedenti elezioni comunali di
Matera di cinque anni orsono dovuta all’esodo nella coalizione Centro destra di leaders
politici storicamente appartenenti alla Sinistra, nonché da quella delle ultime elezioni
regionali che, grazie anche ad espedienti tecnico- elettorali, consentirono il passaggio del
testimone del governo regionale ad una compagine politica di Destra, che non aveva
dimostrato di possedere particolari elementi programmatici e politici per conseguire la
vittoria, scalfendo così la granitica pretesa del ceto politico del Centro sinistra di un
indiscutibile primato.
Quel ceto politico evidentemente non si era accorto che erano passati circa trent’
anni da quando si erano portati alla ribalta come portatori della politica di rinnovamento
democratico, civile e sociale, e ora rischia di essere percepito quale espressione di una
pratica della politica tutta giocata all’insegna dell’affermazione personalistica in una
 
Regione, che ha consolidato negativamente tutti gli indicatori socio economici ed
occupazionali, acuito il processo di depauperamento demografico e ridimensionato gli
standard del welfare.
Neanche la proposta programmatica avanzata dalle organizzazioni sindacali
confederali provinciali e regionali, che ha individuato puntuali traiettorie in settori
fondamentali per invertire le curve discendenti e rilanciare le politiche comunali e regionali,
hanno sortito effetti sul necessario cambiamento di prospettiva da parte dei soggetti
politici di Centro sinistra e dei loro partiti.
Di fronte a questo quadro desolante, il futuro della Città capitale europea della
cultura 2019 sembra sempre più compromesso, con il rischio della perdita della sua
stessa identità sociale, civile e culturale, anche perché la frammentarietà politica della
coalizione di Centro sinistra inevitabilmente predispone in fondo alla perdita di consenso,
se si privilegia più la carta dello sfruttamento consumistico dei Sassi e del patrimonio
storico, culturale, museale e naturalistico, che quella di perseguire gli obiettivi di
valorizzazione degni di una città d’arte e culturale di livello mondiale.
La città di Matera per la sua storia e la sua unicità nell’area mediterranea, grazie
anche ad una dinamicità culturale espressa storicamente dai movimenti associativi, ha
saputo anticipare costantemente le svolte sollecitate dalle nuove esigenze di
cambiamento, riuscendo più volte a superare anche deleteri meccanismi elettorali
autoreferenziali.
Matera, nondimeno, negli ultimi anni in particolare appare sempre più imbrigliata
nelle strettoie imposte da miopi dinamiche regionali, che fingendo di sostenere un
processo virtuoso di rilancio dello sviluppo coniugando cultura e lavoro, hanno finito per
affossare la filiera del turismo capace di trainare anche i settori importanti come
l’agricoltura di qualità.
Matera si sente ignorata dall’attuale compagine governativa regionale, caratterizzata da
parcellizzazione degli interventi e metodi finalizzati ad accontentare forme di
rivendicazione di nicchia elettorale, incapace di dare risposte con interventi
programmatici indispensabili per uno sviluppo strutturale.
Allora, a pochi giorni dalla scadenza per la presentazione delle liste, il mondo del
lavoro a cui afferiscono le problematiche individuali e collettive della inoccupazione ,
soprattutto giovanile e femminile, della precarietà, dell’elusione dei diritti contrattuali, della
povertà che percentualmente continua ad avanzare e a trascinarsi dentro anche gli
occupati, dell’esclusione di percentuali consistenti di cittadini dai diritti fondamentali come
la casa, la sanità, l’assistenza, lancia un grido di allarme e di richiamo alla responsabilità
democratica a tutti gli attori politici che si riconoscono nel Centro sinistra, invitandoli a
ritrovare un forte spirito unitario di rinnovamento e di superamento degli interessi personali
e particolari.
Si potranno così ritrovare le motivazioni alte da cui far scaturire l’energia per
assicurare alla Città il buon governo che attende, verso un futuro rigoglioso di indicatori
socio economici e occupazionali, e consolidando i punti valoriali importanti come la
trasparenza, la solidarietà, la compatibilità ambientale.
I pochi giorni rimasti per la presentazione delle liste e dei candidati sindaci non
devono considerarsi di ostacolo alla costruzione della coalizione Centro sinistra, perché la
politica ha dato prova in molte altre circostanze di saper prendere decisioni importanti
anche all’ultimo momento.
Del resto, se non ora quando dare prova dell’esistenza ancora di senso di
responsabilità civica, ancor prima che politica, che possa offrire una possibilità ai cittadini
di questa Città cosmopolita di qualificarsi degni di tale denominazione effettivamente e
non solo sulla carta?
 
Segretario Generale Cgil Matera
Eustachio Nicoletti

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