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Omicidio Sarah Scazzi, il sostituto procuratore chiede il giudizio per i ‘falsi testimoni’

Il sostituto procuratore Mariano Buccoliero ha deciso di reiterare la richiesta di rinvio a giudizio per 12 persone, sospettate di essere a conoscenza di fatti relativi all’omicidio di Sarah Scazzi, e di averli taciuti o mistificati di fronte ai giudici. La sorte dei 12 ‘falsi testimoni’ verrà decisa dopo l’udienza del prossimo 18 novembre, quando a pronunciarsi sarà il gup Vilma Grilli.
Sull’episodio occorso ad Avetrana 6 anni fa è tornato a parlare Michele Misseri, zio di Sarah nonché padre e marito rispettivamente di Sabrina e Cosima Serrano, ovvero le due donne considerate le assassine di Sarah. In un’intervista concessa al programma tv ‘Pomeriggio 5’, Misseri continua a considerarsi colpevole della morte della 15enne, ma a questa gli inquirenti non hanno mai creduto. “Per quale motivo dovevo incolparmi se a uccidere Sarah fosse stata mia figlia? Io gli ho dato il piatto d’ argento in mano ma loro non l’hanno voluto. Non mi ricordo niente da quando ho strangolato la bambina”, ha detto Misseri.
Alla domanda “Speri che la Cassazione possa ribaltare la sentenza?”, Misseri ha risposto: “Per come stanno andando le cose non credo proprio, le condannano un’altra volta”.
La moglie Cosima e la figlia Sabrina sono in carcere da tempo, condannate il 27 luglio 2015 all’ergastolo, mentre per Misseri la pena è di 8 anni di reclusione per concorso in soppressione di cadavere. “Non solo voglio prendermi la colpa dell’omicidio, ma anche dell’occultamento. – ha continuato l’uomo – Ho fatto tutto da solo. Sabrina ce l’ha a morte con me, me l’hanno fatta accusare anche se era innocente. Mi odia, le chiedo perdono per quello che le ho fatto”.

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