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Ospedale della Murgia, emergenza totale nel reparto di Chirurgia

“La Asl di Bari il 17 gennaio, ha pubblicato un avviso pubblico con scadenza a sette giorni, per la selezione di un chirurgo per l’ospedale della Murgia. Dal momento che gli ultimi chirurghi idonei in graduatoria hanno rifiutato le sedi di Putignano e Altamura, purtroppo è facile prevedere che anche questo bando andrà deserto”. Lo ha detto il consigliere regionale del M5S Mario Conca, che per primo aveva denunciato il rischio di chiusura del reparto di Chirurgia interna a partire dall’1 febbraio senza l’arrivo di una nuova unità.
“Purtroppo per alcune specializzazioni esiste una difficoltà nel reclutamento del personale per le sedi minori di assegnazione, tra le quali c’è anche l’ospedale della Murgia, nonostante sia il nosocomio più nuovo di Puglia e abbia un bacino di oltre 200mila utenti. – spiega Conca – Eppure nella Asl Bari a fronte dei 1037 posti letto, abbiamo 1600 dirigenti medici e 3500 infermieri. È evidente che il problema maggiore è la pessima distribuzione delle risorse umane oltre che nell’esorbitante numero di 104 limitazioni, esoneri dai turni e di quei “furbi” che approfittano della mancanza assoluta di controllo a tutti i livelli. Avevo suggerito a Emiliano e al direttore della Asl Sanguedolce di disporre una mobilità temporanea per garantire il servizio sulla Murgia, ma nulla è successo e non mi è stata data alcuna risposta. Considerato che l’avviso scade il 25 gennaio e i tre chirurghi “superstiti” entro il 23 gennaio raggiungeranno le 13 reperibilità a testa, dal 24 non si saprebbe come fare. E ci sarebbero da coprire altri 12 turni, ovvero 4 a testa, per un totale di 17 reperibilità che non si possono pretendere da nessun professionista”.
Conca denuncia anche la mancanza di un primario che dia sicurezza al reparto e ai chirurghi che dovrebbero rispondere all’avviso. “Negli anni – prosegue il pentastellato – si è distrutta la scuola chirurgica in Puglia e nella Asl Bari, perché chi ha ricoperto ruoli primariali è stato geloso del suo sapere. È comprensibile che i giovani chirurghi siano spaventati dall’idea di non essere supportati da una figura che possa sostenerli ma, purtroppo, a pagare sono ancora una volta i cittadini. Per questo è vitale riformare il sistema. I più esperti dovrebbero essere obbligati per legge ad insegnare ai più giovani da subito, altrimenti sarà sempre peggio. La selezione la devono fare il mercato e le capacità dei singoli. L’ospedale della Murgia, sarà pure un nosocomio difficile, ma è nuovissimo, al servizio di 200 mila persone, molto più di uno degli ospedali di baresi, ed in ossequio dell’articolo 32 della Costituzione la sanità non deve essere baricentrica ma ubiquitaria. Il paziente SSN sta morendo, per questo è necessario riformare con urgenza il sistema”.

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