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Ospedale di Lagonegro, lettera aperta del comitato Agorà

Ad una settimana esatta dall’incontro tenutosi fra l’assessore regionale di Basilicata Rocco Leone, il Direttore del S. Carlo Barresi ed i medici dell’ospedale di Lagonegro, ancora non si trova traccia di provvedimenti ufficiali, che mettano, nero su bianco, gli annunci appresi dagli stessi a mezzo intervista del tg3 regionale. Nulla trapela dagli ambienti medici, evidentemente sconsigliati, dal clima generale, a rendere pubblica la situazione in cui versa il reparto di pediatria, che, ricordiamo, soffre di carenza di medici e rischia di determinare la sospensione delle attività del punto nascite. A che punto sono le pratiche per incaricare, come annunciato, gli specializzandi? Fino a quando si riusciranno a coprire i turni con il personale a disposizione, prima che ci si trovi di nuovo in emergenza?

 

Intanto si rilasciano proclami entusiastici in merito all’allestimento di un centro di medicina iperbarica (da allocare in quali spazi? La ristrutturazione è appena iniziata ed è già concepita secondo finalità precedentemente stabilite).
Non vorremmo fosse il classico specchietto per le allodole utilizzato per sviare l’attenzione dai problemi reali. Perdendo il punto nascita, l’ospedale di Lagonegro perderebbe il motivo stesso della propria esistenza, con grave rischio per l’incolumità di vasta parte di popolazione. Davvero vogliamo rischiare di partorire in auto, come è già capitato ad una giovane madre di Moliterno?


 

Ben venga qualsiasi arricchimento dei nostri servizi, ma solo dopo aver messo in sicurezza quelli necessari ed indispensabili!

 

Per tutte le ragioni esposte, dunque, chiediamo che, chi di competenza, renda pubblici gli atti formali prodotti per la soluzione del problema relativo al reparto di pediatria, nonché l’impegno a trovare soluzioni strutturali per le criticità che affliggono sempre più frequentemente un presidio, l’ospedale di Lagonegro, che garantisce i servizi essenziali ad una popolazione che va ben oltre il Lagonegrese, arrivando a zone che raggiungono il territorio cosentino ed il basso cilento.

 

Comitato civico Agorà

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