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Ospedale di Tinchi: Il bilancio di un anno di presidio

Un anno di presidio sul tetto più alto dell’ospedale di Tinchi per una migliore e più moderna sanità m soprattutto per scongiurare ogni pericolo di soppressione o di ridimensionamento. Un battaglia difficile che ha assunto toni molto vivaci e un vero e proprio braccio di ferro con la Regione. Il Comitato Civico per la Difesa del’Ospedale di Tinchi non è mai venuto meno ai suoi principi ed ha sempre portato avanti la sua vertenza anche nei momenti di maggiore sconforto quando non si è sentito suffragato da cittadini, giovani, politici, amministratori. Ha sempre professato la sua più autentica apolicità non cedendo alle facili lusinghe ed alle sirene delle promesse facili. Animato da tre non più giovani leader, Domenico Giannace, Pietro Tamburrano e Nicola Dolce e da una fedele e convinta pattuglia di coraggiosi abitanti della contrada e del circondario, il Comitato ha dato l’esempio di come si possa portare avanti un difficile battaglia contando solo sulle proprie forze e determinazione, nella piena convinzione di poter conseguire buoni risultati. Sfidando tutte le intemperie del tempo, il freddo d’inverno e il caldo sole estivo, i manifestanti non si sono persi mai d’animo ed i loro leader, a dispetto degli anni, avvezzi alle battaglie sociali e sindacali che li hanno visti protagonisti nel dopoguerra, hanno oggi vinto forse la loro vertenza più difficile, assicurando a quei giovani insensibili al problema e che hanno preferito strade diverse, un futuro migliore nell’ambito di una migliore sanità, ma soprattutto hanno dimostrato che con l’impegno, la volontà, il coraggio, la convinzione delle proprie idee e il rispetto dei quelle degli altri, si possono conseguire gli obiettivi prefissati. Oggi l’ospedale di Tinchi è salvo e non chiude, anzi diventa Presidio Ospedaliero di Qualità: questo il primo importante proclama lanciato giovedì sera nel corso dell’incontro con la cittadinanza da Domenico Giannace che ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato e che hanno sempre seguito tutte le vicende e gli avvenimenti. Pietro Tamburrano dal canto suo ha lanciato i suoi strali contro quanti sono ancora diffidenti e scettici sui risultati conseguiti aggiungendo che proprio costoro sono i veri nemici dell’ospedale e che la prova più palese è costituita dal fatto che sono in pieno regime i lavori di ristrutturazione e che alcuni servizi già funzionano. Ha quindi elencato tutti i servizi previsti dal Piano Regionale, sia quelli relativi al distretto sanitario che le nuove offerte ma soprattutto ha aggiunto che la battaglia del comitato non è stata condotta solo per Tinchi ma per un miglioramento di tutta la Sanità e che proprio grazie a Tinchi si sono salvati i piccoli ospedali distrettuali che conserveranno una loro specificità. Altro importante risultato conseguito è il ritorno a Pisticci degli ambulatori, al momento ubicati in locali presso l’ospedale e che una volta liberati saranno utilizzati per l’ampliamento del servizio dialisi.

Giuseppe Coniglio

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