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Ottimi piazzamenti per i portacolori del team light Matera: Antonio Ambrosecchia ed Emanuele Andrisani alla gara di Triathlon 70.3 Porto degli Argonauti

Si è svolta il giorno 25 aprile 2019 la prima edizione del Triathlon Medio Porto degli Argonauti. Il triathlon medio o il 70.3 –spiega Angelo Rubino delegato Fitri di Basilicata- è una variante del triathlon (nuoto, bici e corsa) con distanze più lunghe rispetto al triathlon classico o olimpico, che sono la metà rispetto all’ironman.

Difatti le tre frazioni sono così divise:

1,9 km di nuoto (1,2 miglia)

90 km in bicicletta (56 miglia)

21,097 km di corsa, mezza maratona (13,1 miglia)

La definizione di Ironman 70.3 è il risultato dalla somma delle tre distanze in miglia terrestri (1,2 + 56 + 13,1 = 70.3).

La gara si è svolta con:

La frazione di nuoto (con start a batterie da pontile fisso) si è svolta nel canale di accesso al mare. La frazione ciclistica si è svolta su un circuito di 30 km (partenza Porto degli Argonauti, Piazza Elettra di Marconia e ritorno) che hanno ripetuto per 3 volte. Il dislivello dal Km 0 fino al Km 16 (Piazza Elettra Marconia) è stato di circa 120m. Fluidità e spettacolarità per la frazione di Run che si è svolta interamente nella pineta adiacente il porto dove gli atleti hanno costeggiato la splendida spiaggia di Marina di Pisticci scoprendo il nostro splendido territorio.

Questo il commento a fine gara del triathleta materano portacolori del team light Antonio Ambrosecchia:

“Emozionante ed emozionato gareggiare in una gara di triathlon 70.3 in Basilicata vicino alla propria città. Tutta la gara organizzata benissimo mi ha regalato sensazioni uniche perché sul percorso oltre alla mia famiglia ho incontrato gli amici di squadra che mi hanno incitato .Per quando riguarda la gara ho sempre mantenuto la concentrazione giusta che mi ha portato ad un tempo finale grandioso, perché è quello che ci vuole dopo tanti allenamenti .I percorsi, nuoto per acqua fredda, bici per strada vallonata e corsa su terreno sterrato, hanno messo il mio fisico a dura prova che non ha mai sofferto e sostenuto fino alla fine portando a casa un ottimo risultato: 14° assoluto/ 4° categoria con il tempo di 4 ore 43 minuti e 47 secondi. È solo una nuotata, bici, corsa. Ma cambierà la tua vita per sempre”.

Questo è il commento a fine gara del compagno di squadra Emanuele Andrisani:

“Sono entusiasta di come sono riuscito a gestire la gara! E il risultato cronometrico (5 ore e 42 minuti) mi soddisfa quasi completamente. Durante tutta la gara, mi sono regolato soprattutto con la frequenza cardiaca: ancora una volta, la conoscenza delle proprie caratteristiche fisiche e del proprio potenziale è fondamentale per sapere a quale intensità mantenere il nostro sforzo. La frazione di nuoto non è andata come preventivato avrei voluto chiuderla in circa 40 minuti, come le altre gare sulla stessa distanza che ho già disputato ma ogni gara è assestante, soprattutto la frazione in acqua. Durante le quasi tre ore di ciclismo, mi sono concentrato a gestire con regolarità l’alimentazione: una barretta e una borraccia all’ora, spezzettata in più momenti, come da programma. E così, dopo 2 ore e 49 minuti, rientro in zona cambio”.

Come sempre, l’inizio della corsa è il momento della verità: come stanno le gambe?

“Grazie agli ottimi allenamenti combinati, che mi hanno fatto migliorare moltissimo quest’anno, non avverto nessun problema muscolare. Il momento più duro è stato dal 14esimo km, perché ho sentito arrivare la fatica ma ho stretto i denti fino alla finish line. Questa gara, la mia quarta volta sulla distanza del triathlon medio, è stata una grande soddisfazione soprattutto perchè mi ha dato la consapevolezza di essere oggi un po’ più esperto: la distanza del medio mi fa un po’ meno paura. Appuntamento ora a Copenaghen per l’Ironman 140.6”.

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