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Otto ex sindaci della città di Matera chiedono la revisione del progetto di ristrutturazione della stazione delle Fal per favorire un disegno organico per Piazza della Visitazione

Alla fine la montagna ha partorito un topolino. Piazza della Visitazione rischia di essere un’altra occasione persa dalla città per ripensare il suo futuro.

Niente interventi di rigenerazione urbana in un’area che avrebbe dovuto fungere da cerniera tra il centro storico della città e la sua parte contemporanea.

Due concorsi internazionali di idee, fiumi di parole e 30 anni di discussioni hanno lasciato il campo all’ordinarietà di un intervento che aggiunge un po’ di decoro ma lascia inalterato il tessuto urbanistico della città.

Si è scelta la strada del parco urbano al servizio di un’area stazione che, ad oggi, è utilizzata prevalentemente dai pendolari provenienti da Bari, che non è neanche collegata direttamente all’aeroporto di Bari Palese, alla stazione Fs di Bari Centrale né a quella nascente di Ferrandina, considerando che le Fal operano su binari a scartamento ridotto con linee non elettrificate. In più, manca l’idea della relazione urbanistica di quello spazio con il resto della città. La sfida della progettazione di quell’area consisteva nell’elaborare una visione in grado di immaginare nuovi stili di vita e nuove abitudini dei materani e dei visitatori, allargando gli orizzonti del vivere comune. Piazza della Visitazione avrebbe dovuto cioè ampliare la fruizione della città, non rinchiuderla nella contemplazione della stazione delle Fal, che non rappresenta un unicum irripetibile e mai visto nel panorama delle città italiane ed europee.

Otto ex sindaci della città, dopo aver tentato invano di sollecitare una discussione partecipata sul progetto, hanno realizzato un Manifesto che sottopongono ai materani e al mondo della cultura nazionale e internazionale per evitare che si sprechino risorse ingenti per riqualificare una stazione della metropolitana di superficie che non servirà certamente ad elevare gli standard qualitativi di vita della comunità.

Gli ex sindaci contestano tra l’altro l’idea di sistemazione trasportistica che è a margine del progetto di Boeri, che ritengono essere fuori scala per quell’area nevralgica della città.

I promotori del Manifesto per Piazza della Visitazione non vogliono fermare i cantieri, non vogliono creare ulteriori ritardi nella realizzazione delle opere. Chiedono solo che ci si ripieghi a formulare un progetto di sintesi che tenga conto delle esigenze trasportistiche dell’area contemperandole con quelle di vita e di utilizzo degli spazi centrali della città. Ci sono idee pronte per raggiungere questo obiettivo senza inutili polemiche e senza aggravi di costi. Occorre solo che ci sia la volontà di affrontare il tema e di seguire buon senso e bene comune. Regole che devono essere alla base di tutti i progetti di rigenerazione urbana.

 Nuovamente otto ex Sindaci di Matera hanno ritenuto doveroso incontrarsi e sottoscrivere l’allegato appello rivolto alla cultura locale ed internazionale perché venga accolto e condiviso e serva a sollecitare gli attuali Amministratori della Città ad adottare provvedimenti e soluzioni adeguate al dibattito consumato su quell’area strategica da oltre 50 anni. La Città si aspetta soluzioni globali per l’area e, finalmente, anche la piazza del nuovo millennio, nuovo centro civico degno di una Capitale europea della Cultura.

Tutti possono far sentire la propria adesione con ogni mezzo oggi posto a disposizione. Una soluzione alternativa sarà possibile se la vorremo.

In molti hanno già sottoscritto l’appello. Quanti vorranno farsi promotori della raccolta di adesione o condividere l’appello, saranno graditi collaboratori della iniziativa.

Grazie,

Saverio Acito, a nome degli ex Sindaci proponenti e sottoscrittori

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